giovedì 4 agosto 2022

CALDO TORRIDO! In casa ho 3O °C, senza condizionatore. Fuori, tra sole ed ombra, la temperatura sale a 34-36 °C. Sembra che questi due giorni segnino il culmine della fase "torrida" e che arrivino le piogge tanto attese! Abbiamo la fortuna di avere l'appartamento al 2° ed ultimo piano con una corrisponenza delle finestre, e così, tenendole aperte al calar del sole, si creano forti correnti d'aria capaci di abbassare le temperature nelle stanze. Nella notte riusciamo a dormire bene! Esco di casa per lo stretto necessario: stamattina, ad esempio, sono uscito a prendere il pane e, dopo, a prendere le crocchette per la nostra gatta. Accendo il PC: ascolto qualche CD (ad esempio, adesso,uno dei tre CD con brani di beautiful songs of Jerusalem, che acquistai in una visita a quella incredibile, stupenda città). Nel pomeriggio faccio un sonnellino in attesa di qualche avvenimento sportivo sul televisore. Se viene a trovarci uno dei nostri nipoti stiamo un po' a chiacchierare...oppure scendo nel "fondo" a piano terra, luogo sempre fresco! Praticamente non ho nulla da fare laggiù, se non rimescolare vecchie carte e giornali, tanto per passare un'ora. Di creatività nemmeno a parlarne. E' scomparsa, come i fontanili e i torrenti delle nostre campagne e foreste. Anche i contatti sul PC si sono rarefatti e, d'altra parte, c'è ben poco da scambiare. Nella tarda sera mi risveglio un poco dal torpore, e così prendo la Panda e vado a fotografare il tramonto o al Vado la Lepre; o sul Poggio della Colombaia; o a Montecastelli, a al Mulinetto, respirando finalmente un'aria più fresca mossa da un lieve venticello. Non scatto solo fotografie: ascolto il rumore del vento (quando c'è) ed anche l'abbaiar lontano dei cani dei pastori, ma, per il resto, non ci sono tracce né rumori di animali selvatici, né voli di uccelli. Velocemente il sole scende dentro il mare, adesso spostato ancora a nord-ovest, e, credo, in direzione della penisola iberica, ma nel cielo la luce riflessa indugia ancora a lungo prima di essere inghiottita dalla notte. Allora scendo al luogo dove ho lasciato la Panda, 5OO o 6OO metri più in basso. A volte rientro alle 21,30. In questa solitudine, rimetto insieme brandelli di antiche memorie, in parte di vicende vissute realmente, in parte artifici letterari, in una specie di esercizio terapeutico memnonico, che attenua l'aridità senile.

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