domenica 22 ottobre 2017


 Gabriella è la terza da sin a dx.
Fabio Fiaschi a sin. e il Sindaco Alberto Ferrini.

CASTAGNALANDIA 
A CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA, 
21-22 OTTOBRE 2017.

Ieri si è aperta la due giorni di “CASTAGNALANDIA” un festa che richiama l’antico frutto e cibo dei “castelnuovini”,  la castagna “il cibo dei poveri” che ci offrono i grandi boschi di castagno dai quali è circondato l’antico Borgo.  Certamente, dal  Medioevo ad oggi, molte cose sono cambiate, e la castagna  è solo un frutto saporito che matura in autunno, nei castagneti non ci sono più gli antichi “seccatoi”,  né esiste il cosiddetto “ruspo” quando i proprietari concedevano alla Comunità la possibilità di entrare liberamente nei boschi a raccogliere castagne  o a farvi pascolare i maiali. Oggi  tuttavia i dolci a base di farina di castagne, o i frutti stessi bolliti, castrati, arrostiti, oppure il famoso brodo marrone fatto con le castagne secche, i “biscottini” e il "castagnaccio", sono rientrati nella cucina tradizionale come piatti  assai ricercati!

E’ una bella Festa che si realizza grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale sostenuta da moltissimi Volontari e Associazioni  locali, che richiama moltissime persone. L’associazione culturale “IL CHIASSINO” e il suo Grruppo Fotografico, hanno realizzato due bellissime mostre: una, presentata dal fotografo Fabio Fiaschi di Volterra,  con le foto scattate dai fotografi locali al complesso edilizio dell’ex Manicomio di Volterra, immagini molto drammatiche che testimoniano la decadenza degli edifici, e il loro dissolvimento stante l’incuria e il vandalismo; l’altra, presentata dal Sindaco Alberto Ferrini,  è una mostra retrospettiva con fotografie degli anni ’50 del Novecento, prestate da privati cittadini. Io, e gli altri compaesani della mia età, che in quegli anni stavamo diventando “uomini” e “donne”, abbiamo provato moltissime emozioni a rivedere e indicare ai più giovani luoghi e persone,  delle quali molte sono scomparse ad oltre sessanta anni d’allora.

Mi hanno emozionato particolarmente le immagini della mia nonna  materna e di alcune mie zie, ed anche una nella quale c’ero anch’io (1955) seduto alla mensa nuziale di un cugino; in più quella di una quasi parente (avevamo una zia in comune), allora di 14 o 15 anni di età, Gabriella, morta recentemente.  E poi tante altre, naturalmente!  


Grazie a tutti i volontari, ai curatori delle Mostre, ai cuochi e agli addetti al grande braciere delle arrostite, agli artisti, agli espositori di abiti, ai figuranti, ai musicanti…e a tutti gli altri  che vi hanno collaborato! 

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