Il mio “Babbo
Natale”.
Quest’anno il mio “Babbo Natale”
è stato in linea con i sacrifici per “salvare l’Italia”, più austero. Ma, se
non ricordo male, qualche tempo fa il Consiglio dei Ministri non aveva
pubblicato uno spot propagandistico nel quale si vedevano gli italiani spendere
per acquisti e regali, per la spesa, ecc.ecc. dicendo che, consumando, si
facevano gli interessi del Paese? Acqua passata, si dice dalle nostre parti!
Allora posso confessare che la mia austerità è stata più dettata dalla
situazione reale della decrescita della mia pensione che non dalla filosofia?
Senza per questo essere tacciato di anti italiano? Tuttavia mi sono contentato
dei regali ricevuti, tutti di alto gradimento, e sono quattro: una pomata
idratante per la secchezza della pelle; I Salmi, a cura di Gianfranco Ravasi,
nei classici della BUR; il dvd L’Orfeo di Claudio Monteverdi, diretto da
Rinaldo Alessandrini per il Teatro alla Scala e, infine, il bellissimo volume
di grande formato a colori CHAGALL, di Jacob Baal-Teshuva, Taschen, 2008
(questo libro meraviglioso stampato in Cina costa solo 9,90 €!). Però ci sono
stati momenti di vita felice, con la famigliola riunita intorno ai due nostri
splendidi nipoti. Bereket e Yobdar e, naturalmente, il divertimento nella
produzione autarchica dei “famosi” pasticcini di nonna Grazia e Co. Se ci
aggiungo che i regali forse ancora più belli sono stati quelli “immateriali”,
provenienti dallo spazio e dalle onde elettromagnetiche, credo di poter
affermare che il titolo di questo blog, grazieallavita, è davvero indovinato.
Naturalmente un pensiero va’ a Violeta Parra e con lei, in Paradiso, a Carlos
Cano, Cesaria Evora, Kazantzidis e Marinella.
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