Traslochino…
Da un trasloco in terra di Siena
(da Asciano a Siena) ho ottenuto un
billy, una cassettiera metallica rossa, un tavolinetto finto antico, il libro
di Pamuk “Istanbul” (che avevo letto
qualche anno fa) ed altre piccole cose con valore immateriale, ma per me
sempre importanti. Ho sistemato tutto nella mia stanzetta (che però ha la
terrazza che guarda ad Est le montagne innevate del Pratomagno!) e, nel cielo,
la fedele Cassiopea, evocatrice di dolci sentimenti. Vi mostrerò la nuova
sistemazione. In più stamattina a Siena ho visto in vetrina un libriccino
(costo 7 €) che m’ha attratto. Si tratta di una edizione Istituto Geografico De
Agostini/Novara anno 1953, con 64 tavole f.t. in nero (e la luce!) e breve
introduzione di Maurizio Déribéré, con vedute notturne di città (soprattutto
Parigi…) e monumenti, tutte evocative. E’ dunque di un inno alla “luce”, al
quale unisco la mia flebile voce con le parole di Agnes, nel poemetto “Agnes e
Martin”, ispirato da Jacobsen, stanza
XXXVII.
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