Geotermia, Larderello: la famosa Centrale 3 (1955) all'epoca la più potente del mondo.
L’Assoluzione.
L’alba che precede il solstizio
d’inverno è gravida di pioggia dopo tanti bei giorni soleggiati. Da domani i
giorni cominceranno ad allungarsi, come recita un proverbio: “Per San Tommé il
giorno allunga quanto il gallo alza il pié!” Ma l’inverno da noi sarà freddo,
data l’altitudine, ma non nelle case riscaldate 24 ore su 24 con l’economico
calore geotermico che garantisce per la durata di sette mesi una temperatura
interna di + 20 °C
a fronte di una minima esterna di meno 12 °C . Il costo è contenuto: ad esempio, con la
tariffa a forfait, una abitazione di circa 300 metri cubi spende in
sette mesi circa 670 €. Con pagamento in due rate posticipate. La gestione
Comunale del “teleriscaldamento” fu progettata negli anni ’70 e l’impianto, che
procedette per lotti, iniziò a portare il calore fin dai primi anni ’80 del
secolo scorso, estendendosi abbastanza rapidamente a tutto il paese nuovo, poi
al borgo medievale ed infine alle frazioni di Sasso Pisano, Montecastelli
Pisano e Leccia, aprendo altresì la strada a simili impianti in tutti i comuni geotermici della Toscana:
Pomarance, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Radicondoli,
Chiusdino, Montieri, Santa Fiora…ed è auspicabile estenderlo a Volterra, Massa
Marittima ed anche a Siena. Tra gli anni 1985-1995 ho ricoperto per due volte
la carica di Sindaco ed ho potuto apprezzare la tenacia e la lungimiranza di un
assessore, Ciompi Massimiliano, che in tale progetto profuse instancabili energie. Aveva sposato mia
cugina Eleonora, ma eravamo amici, oltre che parenti e compagni di partito, fin
dagli anni giovanili, e amici siamo rimasti fino alla sua precoce morte.
Siamo stati testimoni della fine
del “comunismo” e primi amministratori “post-comunisti” anche se l’ideologia
del comunismo italiano ci era rimasta appiccicata indissolubilmente. In quel
tempo andavo da un barbiere di Castelnuovo, l’unico rimasto in effetti, che si
chiamava Lando ed aveva il mio cognome, in quanto le nostre famiglie derivavano
da una antica stirpe comune. All’epoca era diventato scettico di tutta la
politica e disprezzava anche i politici, ma in particolare si accaniva con la
satira contro i comunisti, forse perché da giovane anche lui era stato
comunista. E proprio mentre ero seduto sulla sua poltrona e incapace di muovermi
ed anche prendere una discussione accalorata, ne approfittava per dirmene male.
Intanto la bottega e la sua vecchia casa dove abitava ancora la sua mamma,
erano ben riscaldate dal calore geotermico della rete comunale. E proprio su
questo tema concludeva la sua arringa anticomunista: “Vedi Carlo, anche se il
tuo partito e voi ne avete combinate di tutti i colori, questo
teleriscaldamento è un’opera meravigliosa, ed io la chiamo “l’Assoluzione”, con
questa i vostri peccati saranno perdonati!” Insomma, non era elogio da poco, e
con Lando sono rimasto sempre amico. E talvolta, ripensando agli errori che ho
commesso, mi consolo con questa inopinata terrena Assoluzione!
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