Il Natale e i suoi “regali”.
Stamattina ho giocato tre ore e
più coi miei nipotini, principalmente al “biliardino”, uno dei loro desiderati
regali di Natale. E’ stato divertentissimo anche se dovevo farli vincere quasi
sempre! Non voglio soffermarmi di quando avevo anch’io la loro età…la guerra
era finita da poco, l’albero di Natale, nelle case dei poveri, non esisteva e,
figuriamoci Babbo Natale! In più la mia era una famiglia anomala, infatti, dopo
la separazione dei genitori avvenuta nel 1943, di famiglie se ne erano formate
ben due, entrambe un po’ zoppe, perché in una c’erano un babbo, una nonna, un
nonno e un bambino; nell’altra una mamma, una nonna e un nonno, e una bimba di
due anni di età…Vivevano a pochi chilometri di distanza, ma, di fatto,
lontanissime. I problemi più urgenti erano quelli di sbarcare il lunario con
scarsissime risorse economiche, e, come diceva sempre il mio babbo, non aver
debiti. Di denaro entrava il suo modesto salario di operaio che, tolte le spese
alimentari e la pigione di casa, spariva
immediatamente. Naturalmente non sapevamo nemmeno cosa fossero i “regali”!
Per fortuna avevamo in paese il fratello del babbo, con moglie e due figlie
gemelle, le mie amatissime cugine; esso aveva aperto un piccolo commercio di
articoli casalinghi ed “elettrici”, con i primi fornelli con la resistenza che
fabbricava da solo usando il filo metallico e un trapano per fare l’avvolgimento,
e le sue condizioni economiche erano migliori delle nostre. La nonna si
arrabattava ad andare a “opre” presso qualche famiglia di mezzadri, rammendava,
ricuciva, e portava a casa sempre qualcosa da mangiare. Però in tutte le
festività più grosse eravamo invitati a casa dello zio…non dimenticherò mai
quei pranzi che m’apparivano meravigliosi! Ormai da decenni anch’io mi sono
abituato a ricevere i regali per il compleanno e per Natale, anche se, quando s’invecchia,
i desideri si affievoliscono. Specialmente da quando sono diventato nonno,
fingo di riceverli volentieri, perché ciò rallegra i miei nipotini. Quest’anno
sono stato particolarmente felice dei regali ricevuti, che vi mostro in questa
fotografia: 1) trenta bustine di una miscela d’erbe, una tisana alle erbe
salutari contro i dolori, prodotta artigianalmente dall’ Antica Storica
Spezieria del Monastero delle Benedettine di Pistoia; 2) un moderno orologio da
polso con quattro numeri grossi, per ipovedenti, “Timberland”, modello
economico; 3) un “Turròn Blando” di Alicante, trecento grammi di dolcezza assoluta;
4) un DVD della serie I miti del ciclismo, Fausto Coppi, il campione più amato;
5) una Moleskine a pagine bianche per il mio diario…6) tre paia di calzini di
cotone per le feste. Che potevo desiderare di più?
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