Paris! Paris!
Nonostante tutto (ho sempre presente il finale
del brano 4, “Un burlone”, dello Spleen di Parigi di Charles Baudelaire), amo la Francia e la sua capitale,
nella quale ho soggiornato diverse volte, mentre tra regioni e città per ben
altre 18 volte ho goduto le bellezze di questo straordinario Paese. Diciamo che
sono un “amico” della Francia e anche del “popolo francese”. Non dimentico
inoltre Aurora, la ragazzina mia coetanea, che fu il primo amore all’età di
dieci anni e anche quello che chiuse il ciclo dell’età fiorita, dieci anni
dopo. Quest’anno mi sono dedicato in modo particolare al quartiere di
Montparnasse dove era ubicato il loft in affitto, anch’esso speciale dato che
era stato l’atelier dei pittori Modigliani e Gauguin. Inutile ripetere le
lunghe descrizioni turistico-letterarie, mi limito ad uno scarno riassunto. I giorni parigini
sono stati tranquilli, interessanti e fatti di piccole cose. La nostra vita
quotidiana s'è svolta nella maggior parte dentro il quartiere di Montparnasse
(all'incirca conterà 150.000 abitanti), completando e rifinendo le visite e le
passeggiate trascurate nei precedenti soggiorni. Abbiamo sfruttato molto il
piccolo appartamento preparando colazioni e cene (oltre al dormire,
silenziosissimo), utilizzando il metrò una o due volte al giorno e muovendoci
per lo più a piedi ormai quasi senza consultare la guida! Tra le cose
rimarchevoli viste: il Salone Internazionale de l'Agricoltura; la mostra
dei fotografi Paul Strand e Henri Cartier-Bresson su Mexico 1932-1934; la
mostra sull'esorcismo in Francia: mito e realtà; il Museo della Posta Francese;
il Museo della Liberazione di Parigi e gli avvenimenti delle colonie d'oltre
mare durante la seconda guerra mondiale; il Museo d'arte e di storia
dell'ebraismo; il museo-atelier dello scultore, allievo di Rodin, Baurdelle; il
Museo Jacquemart-Andrè (il nome dice poco ma credo sia uno dei più incantevoli
di Parigi); e in più abbiamo fatto una gita sulla Senna in battello...visitato
mercati all'aperto, il cimitero di Montparnasse (il mio preferito), librerie,
negozi e negozietti, giardini ecc. ecc. Zero vita notturna: dopo cena,
cioè dopo le 22, preparativi e un bel sonno! Mai accesa la tv, né internet, né
radio, né aperto un giornale. Disintossicazione totale. M'è mancata la visita
all'Osservatorio Astronomico di Parigi (a due passi da noi)...ma il cielo era
grigio, anzi biancastro, però senza freddo né pioggia e i giorni sono volati.
Abbiamo pranzato di nuovo nel locale del Marais, luogo della foto sulla
copertina del mio ultimo libricino Viandante nella memoria, e scattato diverse
fotografie. Il clima è sempre "intellettuale", e, da quel che ho
visto, in Francia la poesia gode miglior salute che da noi, anche se piccioni
impertinenti fanno sempre la cacca sulla testa di Apollinaire! E pensare
che delle 311 copie stampate del mio libricino, nel nostro apatico e decadente
paese, non ne è rimasta nemmeno una!
Nessun commento:
Posta un commento