DEL MIO BLOG E DI UNA GRANDE AMICIZIA!
Nel
giugno 2007 ho creato un Blog (LA VITA LARGA), luogo dove potevo raccontare la
mia vicenda umana e creativa, luogo un
po’ segreto, con pochi contatti, che nel tempo erano aumentati, che mi permise
di instaurare importanti rapporti di amicizia e di creatività. Avevo inserito
un motto al titolo, per precisare i confini del mio esperimento: “Da un’area
marginale; un’esperienza di vita; di creatività che ha attraversato il ‘900 con
le sue speranze, la sue tragedie, i suoi disinganni. La ricerca della felicità”.
E come epitaffio al mio nome: “I poeti non hanno biografia, ma destino, e il
destino non si narra, si canta”.
Ho
ritrovato un post del 2007: “Carlino”, ricopio: “M’ha chiamato al telefono “Carlino”.
Il grande amico che mi aiutò a farmi uomo, ad amare l’arte, la verità e la
coerenza, quando intorno a noi regnavano interessi meschini, l’incultura e
imperavano i “voltagabbana” e i “tirapiedi” di capi e capetti. Era il mio
maestro e gli devo tanto. Credo che persone come lui non ce ne siano più, oggi!
E sono contento che abbia scritto la sua breve autobiografia: “Da Balilla alla
Repubblica, 2.6.1946”. Di Carlino ho un fascicolo di poesie, ho visto le
centinaia di disegni dal vero, possiedo un simpatico fascicolo di vignette
fustigatrici di vizi dei personaggi politici italiani. E’ un uomo mite,
delicato, e il mio cruccio è quello di vederlo solo di tanto in tanto, di non
godere più a lungo della sua compagnia. Ma così è la vita! Al telefono voleva
ringraziarmi per il dono del libricino (La cometa Swan), che ha letto e
riletto. Dice che ho raggiunto l’alta
maturità nella mia incessante ricerca poetica…parole dolci come il miele, lievi
come una tiepida brezza di primavera, per un palato che mestica quasi sempre amaro e per orecchie offese dal bombardamento mediatico dei
telegiornali e degli insulsi programmi “di politica culturale”, falsi
confronti, falsi scontri, che si consumano nel pantano della politica italiana.
A te, caro amico, a noi che ricerchiamo ancora ostinatamente la felicità
(nonostante il mixer di alcune pillole al giorno, il collirio serale, le pomate
antidescquamazione e antirosacea, le bustine di magnesio e potassio, l’immancabile
miorilassante pre-notturno ecc. ecc.,
dedico sei recentissime poesie inedite, per farmi sentir vivo e per
testimoniare che il tuo “discepolo” non ti ha del tutto tradito! Le poesie
erano: Fabbrica amica; Al Sismografo; Alba di lotta; La strada del Poggione;
Scornello, Scuola Aziendale.
Ripropongo
Scuola Aziendale:
Volevo imparare i segreti del mondo
e i sogni dei poeti.
Prima dell’alba mi alzavo
e i merli volavano nell’orto
tra meli e ciliegi. Poi il sole
accarezzava di Raspino i legni antichi
e già si udivano le donne
nelle piccole stanze
ridere
felici.
Giornate immense, uomini grandi,
parole come leggi scritte col sangue
e Saba e Neruda mi tenevan
per
mano.
Sembravano gli astri essere immoti,
ferma la ruota del tempo,
senza male e tormento la vita,
puro l’amore, infinito il desiderio
negli occhi bambini.
Ora son morti tutti i professori
della Scuola Aziendale,
ce ne andiamo in pensione anche noi,
uno ad uno, e sembra incredibile
abbandonare per sempre la terra
come semi bruciati dal vento.
Nel 2011 questo Blog fu soppresso. Ma ne
riaprii un altro, che vive ancora (GRAZIE ALLA VITA). Cerco di alimentarlo con
fatti personali, del borgo ove vivo, dei ricordi, insomma di una vita minuta e
appartata, che volge al tramonto. Aggiungo volentieri immagini fotografiche
grazie alla mia inseparabile SONY 20.1, avendo abbandonato le mie, un tempo amate,
Nikon (che tengo gelosamente in un cassetto), dato che non mi permettevano la trasposizione
sul Web. E così testi e immagini riesco a stamparli e rilegarli anno dopo anno, cercando di superare le incertezze
che contraddistinguono l’esistenza del Blog! Ben sapendo tuttavia che anche la
vita della carta e dei toner non sarà troppo lunga. Del resto nulla sulla Terra
è eterno, e poi, a che scopo? E tutto cambia, tutto.
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