27 Aprile 1964 – 27 Aprile 2021.
57°
Ann. Matrimonio Carlo e Grazia.
Era un lunedì, mite e soleggiato, un
giorno di lavoro. Alle ore 11 ci aspettava il Sindaco nella Sala del Palazzo
Comunale, per celebrare il nostro matrimonio. Io abitavo nel Serrappuccio e
Grazia in via R. Fucini (dove siamo ancora!) Mi ero vestito a festa e mio padre
mi portò con la sua 500 a casa di Grazia. E sempre sulla 500 ci recammo in
Comune. Erano presenti, oltre a noi due, il Sindaco Alberto Conti, e l’Ufficiale
all’Anagrafe, Sergio Borghesi. Testimoni: il mio zio Gino Groppi e lo zio di
Grazia Pietro Francini. Come si vede dalla fotografia che ci scattò, con altre,
Sorge Groppi, erano presenti: il mio babbo Renzo, il mio zio Gino, il nonno
paterno di Grazia, Filiberto; lo zio di Grazia, Pietro; il babbo di Grazia Enzo
e la mamma di Grazia, Eny. Naturalmente data l’ora e il giorno non festivo, non
c’era nessun altro presente al nostro matrimonio! No, qui mi correggo: mentre
ci intrattenevamo a far due chiacchiere con il Sindaco, del quale ero amico,
entrò nella Sala un uomo, che non conoscevamo, si avvicinò e ci dette la mano e
gli auguri! Si seppe che era un “malvivente” condannato al “confino” a
Castelnuovo di Val di Cecina e abitante
in un appartamento all’uopo disponibile dentro il Palazzo Comunale! Si commentò
così: “O bene bene, o male male”! Dopo più di mezzo secolo si può dire “bene
bene!”. In casa di Grazia era stato preparato un rinfresco ed una torta, e lì
ci trattenemmo un po’ poi il mio babbo con la sua Cinquecento ci accompagnò
alla Stazione Ferroviaria di Venturina, e così, nel pomeriggio prendemmo
alloggio in una camera nel centro di Roma, nei pressi del Vaticano, dove
rimanemmo per 15 giorni! Che furono bellissimi!
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