TANTI AFFETTUOSI AUGURI AI MIEI AMICI DEL BLOG GRAZIEALLAVITA CON DUE POESIOLE PASQUALI (UNA ANTICA ED UNA MODERNA) E TRE DISEGNI DI
J. LADA.
Pasqua
C’erano la stessa aria densa e calda di
primavera,
la pigrizia del mattino e i petali perlacei
dei ciliegi
che cadevano lenti nel piccolo giardino;
c’erano, ed ora non più, le note della
fisarmonica
ammiccanti e tenere, i sorrisi delle donne nelle
piccole
stanze di legno, odoranti d’antico;
c’erano gli occhi innocenti e civettuoli
delle acerbe
compagne di scuola, nel vicinato raccolto,
nell’intreccio
di voci amiche;
c’era nel petto un sommovimento profondo,
un tendere indefinito all’orizzonte
ancora
bianco di neve, un’ansia sconosciuta
nel primo risveglio d’amore, e l’attesa di
lei;
lei, la grazia sempre nuova, leggera,
liquefatti smeraldi
tra pagliuzze d’oro, frutti acerbi ammiccanti
in vaporosi
ricami, melodia delle sciolte campane nell’incedere
flessuoso.
Altro non c’era, per me, in quel santo
giorno,
in quella resurrezione misteriosa che mi
lasciava sbigottito.
Sul muro le viole di Santa Fina son fiorite,
nascono dalla pietra, in alto, dove non s’arrivano,
mi ricordano che la Santa Pasqua s’avvicina,
e, come i fiori cancellano dell’inverno il gelo
le campane che si sciolgono porteranno la speranza.
Ora ho l’amore dei bambini che mi riscalda,
la loro innocenza mi commuove. Guardo in alto,
e vedo le viole, la gialla rama, come il sole
e il soffio della vita, che non muore.
Chiedo poco ai miei giorni,
felice di stare accanto a chi m’ama.
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