Biancane e Fumarole, la terra fumante. (I)
Credo che il “turismo intelligente” assumerà in futuro
un aspetto molto importante per l’economia del nostro territorio. Le città
d’arte a numero chiuso, i prezzi crescenti per l’accesso a monumenti e
spettacoli, l’insicurezza sociale, faranno scoprire e riscoprire i piccoli
“borghi”, dei quali la Toscana abbonda, i grandi boschi con alberi millenari, i
torrenti, la geologia che ci racconterà da dove veniamo e lo stupore di trovare
sui nostri monti impronte della vita sviluppatesi in un mare profondo duemila e
più metri, e in più una gastronomia e un’accoglienza in strutture alberghiere e agrituristiche inaspettate.
Noi abbiamo tutte queste caratteristiche. Perciò non dobbiamo perdere
l’occasione di valorizzare, curare, proteggere questo patrimonio. Ed allo
stesso tempo saper trasformare quello che ci è stato dato dalla natura e dal
lavoro dell’uomo: la storia della nostra industria unica al mondo, per
genialità e antichità, la geotermia. La “geotermia” ossia il calore della terra
è già presente sulla cartografia nel III secolo a.C e la “Tabula Peutingeriana”
lo attesta con il logo di Acquae Populoniae ed Aquae Volaterranae”, la
riproduzione originale del suo grande formato, ci conferma l’importanza di
questi due siti archeologici, entrambi ubicati entro il territorio della
Comunità di Castelnuovo di Val di Cecina. Anche il fenomeno “geotermico” e le
sue manifestazioni descritte da storici e scienziati antichi e moderni, sono
ancora oggi facilmente riconoscibili. Tuttavia tali fenomeni naturali devono
essere più protetti, non lasciati alle invasioni di scolari, studenti, gruppi
non organizzati. Ci deve essere una costante manutenzione dei percorsi e dei pannelli didascalici,
forse anche una illuminazione notturna, e, naturalmente un servizio di guide.
Forse ci dovrebbe essere anche un ticket d’ingresso per sostenere in parte tali
spese di guardiania e manutenzione. Ieri sono andato a fare una visita alle
“Biancane di Sasso Pisano”. Era il tardo pomeriggio e ancora una decina di
persone vagavano qua e là. Calpestano, raccolgono pietruzze e mineralizzazioni,
fanno cadere qualche palo lungo i sentieri, colgono fiori e rametti di erica…Ho
notato anche in questo sito un attenuarsi dei fenomeni geotermici, un
raffreddamento del suolo ai bordi delle manifestazioni ed all’invasione del
bosco. Segno che la terra calda e fumante soffre dell’impatto indisciplinato
dei visitatori. Di questo passo tra 50 anni le Biancane e le Fumarole
scompariranno.
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