giovedì 4 aprile 2019







Considerazioni elettoralistiche.

Tra i miei 230 “amici” di Facebok  ho anche il Sindaco del mio Comune, Alberto Ferrini. Ho con Alberto una amicizia antica e profonda. Amico dei suoi nonni e dei suoi genitori, con i quali ho trascorso molti periodi della mia giovinezza e, più tardi, con Giuseppe, suo padre, l’esperienza durante il mio  periodo di Assessore e poi Sindaco dal 1990, periodo nel quale, dato l’aspro scontro politico che c’era in Italia, con Alberto, schierato con Bettino Craxi, e poi con Silvio Berlusconi, siamo diventati “avversari”! Diciamo pure abbastanza “alla buona”. Cioè una “opposizione” raramente fine a se stessa. Non ho mai dimenticato, nel ricordo incancellabile che ho di mio padre,  le ore nelle quali il ragazzo “Alberto”, veniva in casa sua ad esercitarsi nella musica. E il mio babbo me ne parlava in tono entusiastico. E anch’io, pur trovandomi sulla sponda opposta, ho dato sempre ad Alberto, un voto altissimo nell’arte della musica. Non solo; egli mi ha fornito molto materiale storico, direi indispensabile, per una mia storia del PSI a Castelnuovo e del periodo del CLN,  che purtroppo non sono riuscito a far stampare; ma, anche da Sindaco  non s’è tirato indietro nel sostenere alcune mie pubblicazioni, con delle  prefazioni che per me restano tra le più belle.
In questi suoi 10 anni di Sindaco, credo che abbia fatto cose buone, altre meno buone, alcune sbagliate. Forse come hanno fatto i sindaci precedenti, compreso il sottoscritto. Ne ho parlato direttamente, con lui,  molte volte.

Naturalmente tutto viene a logorarsi nel tempo, in un periodo della storia italiana molto complicato. Credo che Alberto potrebbe tornare a fare il Sindaco per il suo terzo mandato,  e ancora non è nota la compagine che lo sosterrà. Ma credo che questa volta sia auspicabile un CAMBIAMENTO, proprio per ridare energia, inventiva, slancio propositivo del fare, al nostro Comune in sinergia con tutti i Comuni vicini, sui temi locali e su quelli di carattere più generale.  La lista civica BENE COMUNE, nella sua presentazione programmatica, m’è apparsa come la vera, inaspettata, prospettiva di un progetto etico-amministrativo propulsivo, nella quale mi ritrovo.

Il 26 maggio 2019 si voterà, sia per l’Europa sia per il Comune. Nel secondo caso si tratterà di un confronto tra le due Liste e poi saranno i cittadini a decidere.  Forse anche questo rituale delle Liste contrapposte resta un bagaglio del passato quando si tratta di governare Comuni  con popolazione al di sotto dei 2500 abitanti, dove tutti ci si conosce e con quasi tutti siamo amici; forse occorrerà trovare il modo di arrivare ad una UNICA LISTA CIVICA espressione di tutta la popolazione! Ma ormai sarà per il futuro. Faccio comunque l’auspicio che  anche nel confronto prevalga il senso del bene comune di tutta la nostra popolazione,  e passate le elezioni, si possa trovare  il modo di “governare tutti insieme, per il BENE COMUNE del nostro piccolo grande Comune che amiamo.

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