Castelnuovo di
Val di Cecina: quali prospettive per i prossimi anni?
Conferenza
dibattito presso la sede dell’Associazione Culturale IL CHIASSINO di
Castelnuovo di Val di Cecina, tra il Sindaco del Comune, dottor ALBERTO FERRINI
ed il pubblico presente.
Sono state oltre due ore intense
nelle quali, il Sindaco di Castelnuovo di Val di Cecina, rieletto al suo
secondo mandato con larghissimo consenso alle elezioni amministrative della
primavera 2014, introdotto dal presidente del Chiassino, Prof. Francesco Gherardini,
ha esposto la sua “visione” fondamentale per la rinascita di Castelnuovo e, in
particolare, del Borgo medievale, una delle emergenze più significative
storico-urbanistico, giunta quasi intatta fino a noi dal XIII° secolo.
E’ stato un intervento che,
volutamente, trascurando gli aspetti quotidiani e minuti della popolazione, e
data per realizzata una imponente quantità di progetti ed altri di imminente
avvio (tra i quali l’estensione del teleriscaldamento alle case sparse delle
campagne e l’eliminazione della frana del Tiglio), s’è soffermato
sull’ambizioso progetto di puntare sul “borgo” per una trasformazione epocale capace di portare
bellezza, occupazione, turismo, risanamento ambientale e di attirare risorse
economiche esterne, nazionali ed europee.
Naturalmente, ha affermato il
Sindaco, Castelnuovo V.C. non è un’isola, e dovrà operare in sintonia con le
altre Amministrazioni Locali del territorio e con le Istanze di Governo
Regionale e Nazionale, e con le Direzioni delle grandi aziende nazionali che vi operano, per quanto riguarda
alcuni problemi fondamentali: viabilità, sanità, rifornimento idrico, energia,
ambiente, per le quali resta alta e propositiva l’azione condotta dalla attuale
Giunta Comunale.
Il Borgo Medievale, quasi intatto
nella sua struttura originale, una “icona” degna di essere appaiata ai borghi
più belli d’Italia nella sua felice ubicazione, tra i monti, i boschi ed i
torrenti, vicinissimo al mare, dotato
della strategica risorsa che proviene dal suo sottosuolo, il calore geotermico,
a bassa ed alta entalpia. Il percorso illustrato dal Sindaco parte dalla Redazione del progetto globale che preveda:
la viabilità d’accesso da entrambe le porte medievali “Fiorentina” e “Romana”,
con la bonifica della fascia sottostante da strutture provvisorie artificiali e
da infestazioni arboree; installazione del depuratore a valle del sistema
fognario complessivo del paese; incentivi per la eliminazione di superfetazioni
urbanistiche e trasformazioni di appartamenti per la creazione di un sistema
diffuso di accoglienza turistica; realizzazioni di connessioni non invasive per
gli allacciamenti elettrici; realizzazione nell’area ex impianto di pescicoltura
di una struttura scenica per spettacoli e manifestazioni folkloristiche,
teatrali, musicali; creazione di un “centro benessere” con l’utilizzo delle
acque termali e dei fluidi geotermici già in uso nel medioevo; ripristino della
cinta muraria medievale ancora esistente, ed opere necessarie alla sua
fruizione; illuminazione “artistica” permanente di tutto il Borgo. Ha accennato
anche alle possibili sinergie tra privato-pubblico per sviluppare un tessuto di servizi e commercio
dentro il Borgo, riportandoci abitanti, non solo transitori, ma permanenti,
cioè quella rete relazionale vitale senza la quale anche il più bel monumento
resterebbe una cosa morta.
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