1° APRILE, ma non è uno scherzo…semmai
un altro sogno!
Tra
le vecchie immagini che tengo alla rinfusa
dentro un grande scatolone, quasi tutte scarti della selezione che negli
anni abbiamo fatto per realizzare i 47
album cartacei di famiglia (e senza parlare
delle decine di migliaia scattate dal 2007 ad oggi con le piccole Zeiss, le quali, nonostante le
continue eliminazioni per mancanza di spazio, credo ne rimangano oltre 10.000),
ecco ogni tanto riapparirne alcune, le quali, senza nessun pregio artistico, riaccendono
la mia evanescente creatività. Mi fanno anche ripensare ai sogni
irrealizzati, come, ad esempio, ambientazioni tra le suggestive forme tecnologiche
e industriali della geotermia, di forme
carnali esprimenti bellezza e poesia. Negli anni più recenti avrei voluto
utilizzare ambientazioni nei pochi luoghi ancora esistenti delle manifestazione
geotermiche naturali, ed anche nelle strutture fatiscenti e abbandonate degli
ex villaggi decentrati delle più antiche fabbriche ottocentesche… Ma,
improvvisamente, da un sogno all’altro, mi sono ritrovato vecchio! Forse, in silenzio, c’è qualcuno che ci sta’
lavorando?
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