sabato 25 aprile 2020





Alla ricerca del tempo perduto…

In questi 40 giorni di “arresti domiciliari” ho avuto molto tempo per mettere  un po’ d’ordine tra le mie carte, ed anche per eliminarne molte,  per fare spazio. Infine mi sono dedicato a compilare due o tre cataloghetti, relativi ai miei scritti ed alle mie “conferenze”, al riordino di tutte le poesie che ho ritrovato sparse in molte carte e quaderni, sia alla sistemazione, con centinaia di aggiunte, del  Dizionario dei Proverbi, ormai in fase di ultimazione. Non perché  sia finito il materiale, che è immenso, ma perché sono esaurite le mie possibilità di selezione, confronto e inserimento dei nuovi tra i circa 13.000 che ho sul file! Oggi, ad esempio, ne ho inseriti 51 e le pagine sono arrivate a 698! Data l’impossibilità pratica ed economica di una stampa,  forse produrrò un CD…forse. Via via trovo anche molte fotografie del mio passato…molto tenere, che riescono ancora ad emozionarmi. Oggi, per fortuna, è venuto a trovarci  un mio nipote, restando a mezze scale e noi sul pianerottolo, con mascherine e debite distanze…ma abbiamo potuto parlarci e vederlo! Sono stato anche 15 minuti al sole su un piccolo terrazzo, ma nella strada non c’era nessuno, solo il vento che faceva sventolare i tre tricolori appesi ai balconi (mentre nella strada  parallela dall’altra parte della casa nessun segno che ricordasse il 25 aprile!).

Cinque croci
 Ai cinque partigiani  caduti in battaglia a Montalcinello,
Siena, per la Liberazione dell’Italia dai nazifascisti,24 giugno 1944.

Il vento che s’ingolfa
in queste boscose forre
già odora della nuova primavera,

cinque croci
l’attendono tra le foglie
delle querce,  accartocciate
e fragili, al tumulto
della terra che si scioglie.

Il selvatico giardiniere
ha sparso i semi
con generoso amore
ed un profumo lieve
si leva di viole,
 lontane le memorie
le lotte, la paura,
lontana quell’ansia indistinta
d’un mondo nuovo,
di eterna fratellanza e libertà,
c’è solo questa gran pace,
noi siamo altrove
e nessun rumore del mondo
ci affanna, nessuna pena
ci stringe,

siamo i dormienti sogni
dell’aurora dimenticata.

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