PURIFICAZIONE DI MARIA.
PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO.
LA CANDELORA.
Oggi, 2 febbraio, la Chiesa Cattolica e il “calendario”
civile, commemorano un data molto importante, istituita, credesi, da Papa
Gelasio nel 492. Il Papa Sergio I la riordinò intorno al 689 aggiungendovi la
“processione delle candele”, da ciò deriva il nome di “Candelora” o
“Candelaia”, dato comunemente a questa festa.
Forse essa fu solennizzata per togliere il ricordo di alcuni riti pagani:
o le feste Amburbali (feste in onore di Proserpina il cui simulacro veniva
portato per la città preceduto da torcie accese), o per i Lupercali (orgie in
onore del dio Pan). Ma, qualunque sia
l’origine storica la Chiesa ha voluto esaltare nella festa l’unità
stretta tra Maria e Gesù. E nel momento che il vecchio Simeone vide il
Salvatore, che vide il suo splendore, comprese che poteva incamminarsi sereno
verso la morte, perché nella morte c’è la vita e oltre le tenebre rimane la
luce. A questa estrema luce si giunge per intercessione di Maria. Anch’essa
dovrà superare la tremenda prova del ferro che le trapasserà il cuore, la prova
del dolore della Croce. E così, la piccola candela che metteremo da parte dopo
la benedizione del Sacerdote nella Festa della Purificazione, potremo vederla
brillare nella scena del nostro trapasso, allorché Maria “porterà nel Regno dei
Cielo la nostra anima, tra le sue braccia, come un giorno ha portato Gesù”.
A Castelnuovo di Val di Cecina la grande Chiesa del Borgo è
stata da sempre intitolata alla Vergine Maria e retta dalla Compagnia di Santa
Maria, che all’inizio del XIV secolo,
aveva una Casa Ospitaliera e oratorio fuori dalle mura, addossata alla Porta
Romana. Essa fu trasferita all’interno
delle mura, nell’attuale sede, pochi decenni dopo, e fu intitolata alla Purificazione di Maria, dalla quale si
originò la Confraternita di Misericordia, ancor oggi operante, non solo per la Comunità di Castelnuovo, ma
per un ben più ampio territorio. Ed è
per questo motivo fondativo che il giorno 2 febbraio si paga la “tassolina”
annuale dell’iscrizione alla Misericordia, uno dei maggiori doni posseduti
dalla nostra Comunità, religiosi e laici, cattolici e di altre religioni,
oppure di nessuna religione! Ma nel rispetto
nel Santo Vangelo e delle Opere di Misericordia.
Secondo il Vangelo di Luca(2, 21-52), …passati gli otto
giorni prescritti per la circoncisione, al Bambino fu dato il nome di Gesù,
nome che l’Angelo aveva pronunciato
prima del suo concepimento. Quando venne il giorno della cerimonia
della purificazione di Maria, sua madre,
dopo i 40 giorni dal parto, prescritta dalla Legge di Mosè, lo portarono a
Gerusalemme per presentarlo al Signore e per offrire il sacrificio richiesto
nella Legge del Signore: un paio di tortore e due piccioni giovani. Ora a
Gerusalemme viveva un certo Simeone, uomo giusto e scrupoloso nell’osservanza
della legge…mosso dallo Spirito egli
andò al Tempio e quando i genitori portarono il piccolo Gesù per fare quanto la
Legge prescriveva nel suo caso, fu lui a prenderlo in braccio…c’era anche la
profetessa Anna, figlia di Fanuel, della tribù di Ascér; era una vegliarda
quanto mai avanti negli anni: sposatasi appena giunta alla pubertà, aveva
vissuto col marito sette anni e adesso era vedova da ottantaquattro anni, non
lasciava mai il Tempio, ma adorava Dio giorno e notte. Ed è da questo passo di
Luca che il pittore Cosimo Daddi dipinse nel 1597, per la Confraternita della
Misericordia di Castelnuovo, la grande tela che riproduce l’intera scena. Un
capolavoro del manierismo italiano, oltre che il simbolo delle radici della
nostra Confraternita, che si può ancora oggi ammirare nella Chiesina di San
Rocco o della Misericordia.
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