In piena espansione il sito geotermico di San Jacinto-Tizate (Nicaragua).
La RAM Power, compagnia specializzata in energie
rinnovabili, è entrata nella Fase 2 del progetto che riguarda una delle aree
geotermiche più vaste ed interessanti dell'America Latina
La RAM Power Corporation, un'azienda
specializzata nello sviluppo, produzione e vendita di elettricità da energia
geotermica, ha annunciato in questi giorni l'avvenuto ingresso nella Fase 2 del
progetto riguardante l'area geotermica di San Jacinto-Tizate.
La Fase 2 del progetto consisterà inizialmente in
una serie di test volti a verificare le performance delle apparecchiature di
produzione appena installate e la loro affidabilità “sul campo”.
Il progetto San Jacinto ha visto la luce nel
Dicembre del 2009 con un accordo con il Governo che prevedeva l'installazione di
due gruppi da 36 MW (72 MW totali) che avrebbero sostituito i due gruppi da 5 MW
già presenti in centrale dal 2007.
Agli impianti di produzione a singolo flash
(ovvero tradizionali) sarà affiancato un impianto a tecnologia binaria da 10
MW.
L'area di San Jacinto (40 chilometri quadrati,
situati nella parte nordoccidentale del Nicaragua a circa 90 chilometri da
Managua) è considerata dagli esperti una delle aree più interessanti
dell'America Latina dal punto di vista geotermico, e riveste una grande
importanza per il Nicaragua. I rapporti hanno infatti evidenziato una capacità
produttiva pari a oltre 600 tonnellate/ora di vapore più che sufficiente ad
assicurare la compatibilità con i piani di sviluppo previsti dalla Fase 2 del
progetto.
Il Piano Nazionale di Sviluppo del Paese
sudamericano prevede per il 2013 che almeno per il 50% del fabbisogno elettrico
sia assicurato dalle rinnovabili, e che nel 2017 questa percentuale raggiunga
addirittura la ragguardevole cifra del 94%. Proprio per questo il tassello
rappresentato dal progetto San Jacinto rivestirà una enorme importanza, dato che
dovrà fornire, secondo le previsioni degli analisti, circa il 17% del fabbisogno
elettrico. Inoltre, San Jacinto, contribuirà allo sviluppo infrastrutturale ed
economico del Paese su un doppio binario: da un lato l'energia elettrica
prodotta dagli impianti geotermici potrà essere venduta ad un prezzo inferiore
del 37% rispetto alla media nazionale del prezzo dell'energia (il che renderebbe
quest'energia non solo appetibile sul mercato elettrico per il Nicaragua ma
anche per le altre nazioni del Centro America, aprendo così un mercato più vasto
e, evidentemente, redditizio) e dall'altro creerà circa 600 posti di lavoro nel
momento di maggiore impegno.
“Siamo soddisfatti delle performances ottenute
con le turbine appena installate” -ha affermato Tono Rodriguez, vicepresidente
dell'area America Latina di RAM Power- “visto che hanno ampiamente superato le
nostre aspettative e ci spingono a continuare a credere in questo progetto”.
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