venerdì 20 aprile 2012


La sostenibilità come fattore di sviluppo

La sostenibilità come fattore di sviluppo
Loredana Torsello, Coordinatore per CoSviG di Progetto PIERRE (Polo Innovazione Energie Rinnovabili Risparmio Energetico)
Workshop a Siena per un confronto tra mondo accademico e imprese: CoSviG tra i partecipanti
GeotermiaNews
20/04/2012

Tra pochi mesi, a giugno, si terrà a Rio de Janeiro la conferenza mondiale indetta dalle Nazioni Unite, Rio+20 dedicata allo sviluppo sostenibile a vent’anni dalla prima Conferenza mondiale su ambiente e sviluppo, una delle tappe più importanti per mettere l’ambiente al centro delle politiche internazionali.
Il 2012, inoltre, è stato dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti” ed è stato contestualmente istituito un gruppo di lavoro su “Sostenibilità e qualità della vita”, riunitosi a New York agli inizi di aprile, che annovera tra i suoi membri importanti studiosi dell’Università di Siena, promotrice dell’iniziativa che si è svolta il 18 aprile, appunto a Siena.
“Si tratta di un'occasione preziosa –si legge nella brochure di presentazione dell’evento- per continuare la riflessione da tempo avviata dalle istituzioni e dal sistema produttivo sul tema dello sviluppo sostenibile, che di fronte alla crisi economico-finanziaria in atto richiede l'apertura di un’ulteriore fase di approfondimento e confronto“.
“La consapevolezza che il rispetto dei principi della sostenibilità ambientale e sociale costituisce non solo un'esigenza etica in linea con la responsabilità individuale ma anche un fattore di sviluppo dei territori e delle economie rende essenziale” –si legge ancora nella presentazione- “che su tali argomenti si rafforzi la relazione fra istituzioni, mondo accademico e imprese, così da facilitare la definizione di nuove politiche pubbliche e il trasferimento delle idee e dei frutti della ricerca accademica a favore dei diversi attori economici e sociali“.
Sta in questa esigenza, dunque, l’obiettivo del workshop che ha visto nella sessione mattutina svolgersi un dibattito sui temi della sostenibilità nell'ambito del mondo scientifico e delle istituzioni internazionali, in cui sono state rimarcate le implicazioni della sfida della sostenibilità a 20 anni dalla Conferenza di Rio e sottolineate le ricadute che possono derivare dall'adozione di comportamenti sostenibili, da parte delle amministrazioni pubbliche e delle aziende, in termini di benessere per le comunità e di redditività per le imprese.
Nella sessione pomeridiana il focus è stato sull’operatività con la presentazione di esperienze e progetti concreti implementati da parte di operatori pubblici e privati.
Tra le esperienze presentate anche quelle relative al Network Siena Sostenibilità (NE.S.SO) che l’Università di Siena ha creato per mettere a sistema le competenze maturate nei suoi diversi settori scientifici per favorire lo scambio di conoscenza fra Università e territorio sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica ed una più proficua interlocuzione con i soggetti interessati a definire politiche e soluzioni operative sostenibili.
Nella sessione pomeridiana tra gli interventi programmati vi è stato anche quello di CoSviG con la relazione di Loredana Torsello “Dall'esperienza dei territori geotermici ai centri di eccellenza e al Polo d’Innovazione PIERRE: una strategia per l'innovazione e la sostenibilità in Toscana”.
Loredana Torsello è Coordinatore per CoSviG di Progetto PIERRE (Polo Innovazione Energie Rinnovabili Risparmio Energetico) e presidia, per conto del PIERRE stesso, la Segreteria tecnica del Distretto Tecnologico su Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e Green Economy.
Loredana Torsello ha illustrato sinteticamente l’attività di CoSviG e si è poi soffermata sulle attività svolte dal PIERRE a favore delle imprese aderenti.
Il compito di CoSviG –ha continuato Torsello- cui aderiscono tutte le amministrazioni locali presenti nell’area geotermica toscana, sia quella tradizionale che quella amiatina, è di stimolare e coordinare le iniziative di sviluppo locale e di favorire la crescita delle competenze che caratterizzano questi territori. CoSviG infatti svolge un ruolo di assistenza agli imprenditori che vogliano investire e avviare un’attività economica nelle aree geotermiche ed ha elaborato e attuato, nel corso degli anni, strategie per la rivitalizzazione e la crescita del tessuto imprenditoriale in un’area in cui la risorsa geotermica, lo sviluppo economico e sostenibile e la valorizzazione delle energie rinnovabili e delle risorse tipiche – ha spiegato Torsello - sono scelte condivise e irrinunciabili. L’obiettivo è di valorizzare questa parte di Toscana che può rappresentare una eccellenza per le sue peculiari caratteristiche di sviluppo economico ecocompatibili e di turismo sostenibile».
Oltre a ciò, –ha spiegato Torsello - CoSviG ha il compito di gestire, su mandato della Regione Toscana e dei Comuni Soci -facendo da coordinamento e consulente progettuale- le risorse del Fondo Geotermico progetti approvati dal Tavolo Istituzionale.
Già con le esperienze di CITT e CEGL, CoSviG ha avviato un’attività di network tra il mondo dell’impresa e quello della ricerca e con questi e le amministrazioni locali e questa esperienza è stata essenziale nella creazione del Polo di Innovazione PIERRE.
PIERRE si configura come una struttura di servizi volta a mettere a disposizione facilitazioni alle imprese, stimolare la definizione di obiettivi strategici per le imprese in tema d’innovazione e ricercare tecnologie utili alle imprese partner».
Tra le attività che svolgerà il polo PIERRE -ha continuato Torsello- anche la predisposizione di reti di imprese per predisporre prodotti complessi, attività di animazione per favorire la crescita della cultura di impresa e l’avvio di progetti di ricerca applicata con il coinvolgimento diretto delle imprese beneficiarie delle sperimentazioni e delle innovazioni da adottare nei processi produttivi».
«Il polo –secondo Loredana Torsello- sarà quindi organizzato come un network al quale afferiscano tutti gli attori economici ed istituzionali che operano nell’ambito del settore di riferimento».
Questi sono anche i settori su cui continuerà a lavorare la nuova struttura EnerGea (nata dalla fusione delle esperienze di CITT e CEGL), vale a dire quelli della produzione energetica da fonti rinnovabili (e quindi la geotermia, il solare termico e fotovoltaico, le biomasse da residui forestali e agricoli) oltre al miglioramento dell’efficienza energetica dei sistemi antropici -residenziali, urbani, produttivi - della mobilità sostenibile.

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