Al
Castello di Bruciano
Da tanto desideravo salire ai ruderi del
“Castello di Bruciano” ubicato su una sporgenza del massiccio dell’Aia dei
Diavoli, arrivandoci però non dall’alto delle Incrociatine, ma dal basso, da un
sentiero in prossimità del Mulino. E’ un sentiero credo abbandonato da anni, ed
era segnalato per le MB. Ma solo nel senso della discesa! Perché l’ascesa
sarebbe stata impossibile. A piedi invece è fattibile. Il “rudere” è ubicato
alla quota di 742 metri slm. Questo “Castello”
fu signoria dei Conti d’Elci e passò alla Comunità di Volterra nel 1247. Andò
presto in rovina e il suo vasto territorio di circa 2000 Ha, fu acquistato nel XVIII secolo dai nobili Ricciarelli di
Volterra che costruirono la Villa di Bruciano a due o tre miglia di distanza
dal Castello. Ho il ricordo di essere salito lassù nei primi anni ’50. In
quegli anni, con alcuni amici, Giuseppe,
Alberto, Alberto, si andava sul “Castello” cioè su quel monte, dopo che c’era
stato il taglio del bosco, a far fascine di legna, che rivendevamo al Forno
della COOP del paese, mi sembra al prezzo di 15 lire a fascina. La “guardia”
della Fattoria di Bruciano chiudeva un occhio vedendo la fatica di noi ragazzi,
e così non ci faceva pagare la tassa del “macchiatico”. Le fascine si
trasportavano con un carretto rudimentale trainandolo e spingendolo…Ci scrissi
qualche anno più tardi anche una poesia:
Autunno 1955
Con Beppe, il Vizzo e Paperino
si tagliava sul Castello di Bruciano
quindici lire a fascina per il forno
della Cooperativa;
prima dell’alba in piedi
il cielo freddo come una lama
- NON SONO STATO QUEL POLTRONE
CHE DICI ! -
pane, salsiccia e vino,
al Fontin de’ cani, poi lungo i fossi
e le balze ai ruderi antichi
cantando felici.
Tutta la valle era in festa
al rumore di accette e pennati
in quei giorni incantati
nella grande e misteriosa foresta.
Nessun commento:
Posta un commento