11 Maggio, San Fabio. Tempo del Coronavirus.
In realtà è un giorno come un'altro. Da oltre un anno siamo stati costretti a modificare le nostre vite, adattandoci alle "norme" dettate dalle Autorità politiche e scientifiche dell'Italia e dell'Europa. Con internet, con mondovisione, seguiamo le vicende della pandemia nel Mondo, che oscillano tra speranze e tragedie. Nella Toscana Felix abbiamo quasi settemila morti di covid sui circa 250.000 contagiati dal virus dei circa 3,5 milioni di abitanti. Adesso la curva dei decessi tende ad appiattirsi, dovremo conviverci, per anni ed anni, non certo noi che siamo vecchi, ma le giovani generazioni. Vivere in un piccolo borgo (Castelnuovo di Val di Cecina, Toscana, Provincia di Pisa) dove abitano poco più di 2000 persone, di cui gran parte è costituita da extracomunitari, ci isola dai grandi agglomerati urbani ed anche dai luoghi della "villeggiatura": 100 km da Pisa, 75 Km. da Siena, 86 da Grosseto, su strade statali con tratti di lento scorrimento, senza treno e con pochi collegamenti di pulman. Ed anche il mare a Follonica, San Vincenzo, Marina di Cecina ecc. sulla costa Tirrenica è a circa un'ora di auto. E, infine, tranne qualche pizzeria, quattro o cinque bar, un po' di agriturismo, qualche sagra, tre chiese semideserte, non ci sono molte occasioni della "movida paesana" e dei raggruppamenti! Non abbiamo finora nessun morto di covid, e soltanto un decina di contagiati guariti in quarantena a casa.
Rari casi anche nelle scuole di base e primarie, e uno o due contagiati nelle scuole Superiori di Volterra. E, in questo caso, le lezioni si tengono metà in presenza e metà via internet. L'unico vero grande problema di Castelnuovo è la mancanza di connessioni veloci e di una copertura totale del territorio, non a macchia di leopardo come avviene adesso!
Gli ultra ottantenni sono stati praticamente tutti vaccinati. Adesso stanno completando la fascia 70-80 (anche mia moglie farà la seconda vaccinazione tra due giorni a Poggibonsi) e poi a scendere nelle fasce giovanili. Vabbè forse alla fine del 2021 si potrà riprendere una parziale "socializzazione".
Dunque non c'è molto da fare se non passeggiare in campagna e nei boschi, sui monti e lungo i torrenti, visitare i castelli abbandonati, i cimiteri, i luoghi della Resistenza, le manifestazioni naturali della "geotermia" e i ruderi di chiese, pievi, abbazie! E fare fotografie. E, in casa, come nel mio caso, rivangare i ricordi e la memoria lontana, scrivere racconti, fiabe e poesie, ed affidarsi a FB, Blog, email...ed ogni tanto stare insieme alle nostre famiglie, con tutte le prescrizioni del distanziamento!
Avevo pronto un piccolo nuovo libriccino di poesie "Non tutto morirò", ma l'impossibilità di accedere alla tipografia e soprattutto alla distribuzione dello stesso me l'hanno impedito. Perciò pubblicherò una silloge su una prestigiosa rivista trimestrale "La Comunità di Pomarance" diretta dall'infaticabile amico Jader. E già tre poesie sono state pubblicate sul n° 1/2021 uscito prima di Pasqua.
Adesso ho messo insieme una raccoltina di stornelli, conzoncine, indovinelli...per mio divertimento.
Nessun commento:
Posta un commento