Di poetesse e di poesia!
Tra i miei regalini di
Natale, ecco il libro di Wislawa Szymborska : La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), tradotte in
italiano da Pietro Marchesani per
Adelphi, con testo originale a fronte, pagine 774. Ho altri testi della
poetessa polacca, ma questo è il più ambito: 64 anni di scrittura! Ed io? Ad
oggi ben 67 anni di scrittura! Un Premio Nobel ed un oscuro poeta
dilettante! Nonostante ciò tengo cara la mia poesia, che non affronta i
drammi della Szymborska, ma scorre nel tempo della democrazia, anzi,
cresce nel “miracolo economico”, nella
continuità di un lavoro dignitoso, nel mantenere i figli agli studi superiori,
avere una casa in proprietà, ed infine una pensione sicura. E’ una poesia tutta
rivolta all’interno, all’intimità, ed esplora soltanto i turbamenti e le gioie
del mio crescere , amare ed invecchiare.
In ciò è una poesia intimista, più terapia che arte, ma senza la quale non potrei vivere.
Pubblicai la mia prima raccolta poetica
nel 2007, con La cometa Swan, un
libro piccolo piccolo che sparì in un baleno, al quale sono succeduti altri sei
volumetti, e da poco è andata esaurita la tiratura (320 copie), dell’ottavo
libro POESIE, che contiene, poesie
di Luciana Radi e mie. Adesso una pausa. Ma nel 2020, 90° anniversario della
morte della poetessa Dina Ferri, alla
quale sono legato da una convivenza
intellettuale da oltre 50 anni, vorrei poter pubblicare una versione moderna in
lingua inglese delle poesie del “Quaderno del nulla”, già pubblicate a Boston
nel 1933, da destinare ad un pubblico vasto, europeo ed americano. Ne riparleremo.
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