mercoledì 25 dicembre 2019


Di  poetesse e di poesia!

Tra i miei regalini di Natale, ecco il libro di Wislawa Szymborska : La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), tradotte in italiano da Pietro Marchesani per  Adelphi, con testo originale a fronte, pagine 774. Ho altri testi della poetessa polacca, ma questo è il più ambito: 64 anni di scrittura! Ed io? Ad oggi ben 67 anni di scrittura! Un Premio Nobel ed un oscuro poeta dilettante!  Nonostante ciò  tengo cara la mia poesia, che non affronta i drammi  della Szymborska,  ma scorre nel tempo della democrazia, anzi, cresce nel “miracolo economico”,  nella continuità di un lavoro dignitoso, nel mantenere i figli agli studi superiori, avere una casa in proprietà, ed infine una pensione sicura. E’ una poesia tutta rivolta all’interno, all’intimità, ed esplora soltanto i turbamenti e le gioie del mio crescere , amare ed invecchiare.  In ciò è una poesia intimista, più terapia che arte, ma  senza la quale non potrei vivere. Pubblicai  la mia prima raccolta poetica nel 2007, con La cometa Swan, un libro piccolo piccolo che sparì in un baleno, al quale sono succeduti altri sei volumetti, e da poco è andata esaurita la tiratura (320 copie), dell’ottavo libro POESIE, che contiene, poesie di Luciana Radi e mie. Adesso una pausa. Ma nel 2020, 90° anniversario della morte della poetessa Dina Ferri,  alla quale sono legato da una  convivenza intellettuale da oltre 50 anni, vorrei poter pubblicare una versione moderna in lingua inglese delle poesie del “Quaderno del nulla”, già pubblicate a Boston nel 1933, da destinare ad un pubblico vasto, europeo ed americano.  Ne riparleremo.

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