ANTONIO MACHADO (1875 – 1939).
Ieri ho accompagnato, per le viuzze ed i vicoli del Borgo di
Castelnuovo di Val di Cecina, una gentile giovane donna. Abbiamo anche parlato
di poesia. Lei avrebbe volentieri
parlato delle “mie poesie”, dato che tiene il libriccino POESIE (quello scritto
da me e Luciana) accanto al letto e ne legge, ogni tanto, una prima di
addormentarsi. Ma ho cercato di non entrare in tale argomento, deviando il
discorso sul poeta Antonio Machado! Ella non lo conosceva e non ne aveva mai
sentito parlate , nonostante la laurea e una buona cultura generale.
Così le ho detto di aver termina la lettura del volume “Machado. Tutte le poesie e prose
scelte”, pubblicato nei Meridiani di
Arnoldo Mondadori, 2010, 1592 pagine! A cura di Giovanni Caravaggi e nella
traduzione di Oreste Macrì. Una grande fatica!
Avevo gia letto i due volumi della Lerici Editori”:
POESIE, di Antonio Machado, 1959, prima edizione in Italia, di pagine 700; e
Antonio Machado, Prose, di pagine 716, 1968, prima edizione in Italia.
Entrambi i volumi nella traduzione di Oreste Macrì.
La poetica e la vita di Machado, e la sua morte, fuggiasco,
sotto l’avanzata delle armate franchiste, mi hanno talmente coinvolto ed
emozionato che continuamente lo leggo e lo rileggo! Qua e là! Ci ho tratto
anche un mio piccolo testo letterario, tra storia vera, fantasia e poesia ed
anche una selezione del carteggio, naturalmente da me creato, perché, come
sappiamo , la stragrande maggioranza delle lettere d’amore di Machado con Pilar
sono andate perdute, mentre, sullo sfondo della creazione poetica, Pilar si
trasformerà in Guiomar, alla quale son dedicate deliziose poesie! E’ un testo
che non si pubblicherà mai, ma la mia voglia è tanta che la esporrò in qualche
incontro nei rari luoghi dove ancora si può fare “comunicazione orale”!
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