Immagini di alcune "fabbriche" dell'acido borico, anno 1850 circa.
L’Assoluzione!
Fin da ragazzo sono
sempre andato a farmi i capelli da Sorge Groppi. Sorge si faceva affiancare da un altro barbiere,
Lando. Credo che loro fossero parenti.
E, alla lontana, erano entrambi miei parenti. A metà dell’800 i Groppi erano
assai numerosi nel paese di Castelnuovo, ne ho contati ben 58! I più erano
calzolai, altri boscaioli, altri operai delle Ditte che producevano il borace, come La Fossi, la
Belga e la Larderello. Molti di questi
Groppi, partirono negli anni della “grande emigrazione” verso il Sud ed il Nord
America, negli anni a cavallo del 1900 e soltanto una parte rientrò in Italia
subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Molte ragazze sposarono uomini
di Siena, Massa Marittima, Grosseto e si trasferirono; e con loro qualche
maschio, come il “Socio”, fratello del mio nonno, che mise famiglia a Siena,
dove i Groppi sono ancora presenti. Non si sa bene come siano giunti a
Castelnuovo e in altre località minerarie delle Colline Metallifere Toscane,
come Gerfalco, Massa Marittima, Abbadia San Salvatore. Qualche anno fa ero a
Parma in una officina per ordinare delle attrezzature. Quel’tecnico mi disse
che sua moglie aveva il cognome Groppi! E aggiunse che in quella provincia ed
in quelle vicine i Groppi erano abbastanza numerosi. Mi disse anche che questo
cognome deriva da una località
dell’Appennino parmense, il Monte Groppo, sul quale abitavano contadini e
boscaioli ritenuti assai sempliciotti (io pensai ad una sorta di “montierini”)
e quando scendevano a Parma per fiere e
mercati i parmigiani dicevano “Sono
arrivati i Groppi!”, prendendoli in giro! E probabilmente i primi Groppi
arrivati agli inizi dell’800 a Castelnuovo altri non erano se non quei rozzi
montanari che Francesco Larderel assoldò a buon mercato per l’avvio dello
sfruttamento delle acque boriche dei
lagoni di Montecerboli! In questo mi conforta sapere che io, mio padre,
mio nonno, e mio bisnonno ed anche suo padre Abramo, siamo stati dipendenti della grande "industria" fondata dai De Larderel!
Ma torniamo al tema! Con
l’aumento della popolazione la clientela aumentò, Lando e Sorge, stavano
stretti in quella piccola stanza, così si separarono. Io mi feci cliente di Lando. Andavo a farmi i
capelli una volta al mese, mentre, da
quando cominciò a crescermi la barba, me la son sempre fatta da me.
Lando, dopo la caduta
del fascismo e nei primi anni che seguirono, si fece comunista, ma la sua
militanza durò poco. Io, invece, crescendo simpatizzavo per il PCI al quale era
iscritto mio padre, mentre mio nonno paterno era iscritto al PSI. Mi
iscrissi al PCI nel 1961, mentre mio padre lo aveva lasciato
nel 1957 a seguito dei “fatti ungheresi”.
Anche Lando era
diventato un convinto anticomunista e non
mancava di punzecchiare alcuni dei suoi clienti coi quali aveva particolare
confidenza. Uno di questi ero io! E d’altra parte non potevo reagire dato che
lui aveva la macchinetta ed il rasoio in mano sulla mia testa! Ma tutto so
svolgeva “bonariamente” e, non solo perché avevamo lo stesso cognome, ma perché
Lando era un virtuoso musicista, batterista e suonava con mio padre nel
complesso jazz “Stella d’argento”, che
si era fatto onore coi soldati americani e, nel dopoguerra, a Castelnuovo e
dintorni! La musica univa allora tante persone.
Ma, quando fui eletto
vicesindaco, poi sindaco ed ancora sindaco, sempre nella lista del PCI, Lando attenuò un po’ il
suo sarcasmo verso i comunisti castelnuovini. Devo dire che abitava in una casa
fredda, e la sua piccola bottega era ancora più fredda con la porta a vetri
sulla piazzetta dietro i ruderi della antica porta medievale. Ma cosa era avvenuto, proprio in quegli anni?
Mi aiuta la lettura del “Giornalino” locale del PCI del dicembre 1981. Scriveva
il “cronista”: “Il 21 dicembre 1979 l’amministrazione Comunale costituisce “la
Consulta” comunale per il “teleriscaldamento geotermico” alla quale partecipano le forze politiche e sindacali
del Comune, nonché quadri tecnici qualificati della nostra zona, operanti sia
all’interno che all’esterno dell’Enel.
Ci si serve di tre commissioni: giuridico-politica; tecnico-scientifica;
raccolta dati e informazioni. Il 24
dicembre 1979 parte la prima lettera di richiesta verso il Compartimento Enel
di Firenze. Ci si mette tutti al lavoro. A fine febbraio 1980 parte la
richiesta ufficiale, formale e documentata, di calore all’Enel Compartimentale
e si entra in contatto operativo con l’Unità Nazionale Geotermica di
Larderelllo. Si affida il 29 aprile la
stesura del progetto esecutivo all’Azienda Municipalizzata del gas di Pisa.
L’Enel si dichiara disponibile a fornire la quantità di calore necessaria al
teleriscaldamento degli abitati di Castelnuovo di Val di Cecina e Sasso Pisano.
Anche in Italia il
problema energetico non appare più come problema elettrico esclusivamente, la
questione più importante riguarda invece la produzione di calore a bassa
temperatura che è anche il problema geotermico. Si coinvolge anche la CEE e la
Regione Toscana.
Ci sarà una unica
centrale con scambiatori modulari; distribuiremo acqua calda con due tubazioni
per sette-otto chilometri; il primo lotto per 500 famiglie costerà circa 1
miliardo di lire; saranno prodotti 7 milioni
di Kcal/h e saranno pienamente riutilizzati gli impianti esistenti nelle
abitazioni; si risparmieranno circa 4.000 litri di gasolio al giorno.
Si spera nell’appalto
dei primi lavori entro il 1982. L’Amministrazione comunale intende costruire un’Azienda Comunale capace
di distribuire acqua-calore-energia elettrica, dando l’esempio a tutta l’area
geotermica degli usi plurimi della fonte geotermica.”
E così dopo qualche
anno le aree di nuova urbanizzazione, le scuole, il Centro Anziani, il
Poliambulatorio ecc. furono riscaldate con la geotermia, senza alcuna emissione
di gas nocivi in atmosfera; e dopo altri pochi anni l’impianto si estese al
Borgo Medievale, arrivando a riscaldare la fredda casa e bottega del piccola barbiere
Lando Groppi! E ci fu un giorno
memorabile. Mentre Lando mi tagliava i capelli, sempre dicendomi negli orecchi
male del comunismo e dei comunisti e del male che avevamo fatto nel mondo a
interi popoli…dopo una pausa mi disse: “però, Carlo, voi avete realizzato
un’opera gigantesca, al pari delle Piramidi, il teleriscaldamento
geotermico senza gravare di nuove imposte le famiglie, e con un costo per i sette mesi della fornitura nemmeno
paragonabile ai costi di legna e gasolio, lo sai come chiamano quest’opera? “
“No, dimmelo!” “La chiamano l’Assoluzione!” E’ con quest’opera che vi sono state
perdonate tutte le vostre malefatte”. E giù, una bella risata!
Sono passati gli anni,
il riscaldamento geotermico è in tutti i paesi dell’area e potrebbe espandersi
ancora.
Da noi, a Castelnuovo
di Val di Cecina, il Comune manda il calore il 15 di ottobre, assicurando con – 10°C esterni +20°C. interni , e lo cessa il 15
maggio seguente. Ognuno può regolare il
flusso e l’apertura a proprio volere. Si
paga la tariffa ogni 3,5 mesi, sempre posticipata, misurata e calcolata a
forfait per metro cubo riscaldato, oppure a contatore, per chi vuole adottare
tale sistema. Con il calore geotermico si può anche alimentare i boiler per
acqua sanitaria. Il mio appartamento è
al 2° piano, è freddo, le stanze sono 3,10 metri alte, si sono calcolati 322
metri cubi di superficie. La spesa complessiva
dell’ultimo anno 2018-2019 è stata di 6.766,17 €.
E’
questo il terzo mandato di un sindaco e di unA MAGGIORANZA CONSILIARE APPARTENENTI
AD UNA lista civica di orieNtamento centrista, MENTRE LA LISTA DI
SINISTRA RAPPRESENTA L’ESIGUA MINORANZA. il tempo delle amministrazioni “ROSSE”
e’ finito da un pezzo e dopo 1l 1989 il PCI ha cessato di ESISTERE. CREDO DI
ESSERE STATO IO, NEL 1990, L’ULTIMO
COMUNISTA AD ESSERE ELETTO SINDACO SUPERANDO DI CIRCA 40 VOTI L’ALTRA LISTA. PER SUCCESSIVI TRE MANDATI, LA LISTA CIVICA DI
CENTROSINISTRA GOVERNO’ IL COMUNE PORTANDO
ATERMINE IL GRANDIOSO PROGETTO DEL RISCALDAMENTO GEOTERMICO IN TUTTI I
CENTRI ABITATI.
quest’opera
non deve essere dimenticata! L’abbiamo REALIZZATA quando tutti ERAVAMO
CONCORDI SULLE OPERE CHE ANDAVANO A VANTAGGIO DELL’INTERA COMUNITA’. eravamo
amici, ed anche nemici, ma ci si rispettava e si collaborava per il bene comune
della nostra “Comunita”. ADESSO, PURTROPPO, SEMPRE PIU’ DIFFICILMENTE QUESTO AVVIENE.
Si, fu l’assoluzione!