La "sonda" al Dolmi 5.
Le "aste di perforazione".
Un antico "pozzo"geotermico perforato nel 1949.
Elettrodotti.
I "refrigeranti" della Centrale Larderello 3, un tempo la più potente del mondo.
La Centrale geotermica Valle Secolo potenza 120 MW.
Un "vapordotto".
GEOTERMIA A LARDERELLO
(TOSCANA)
Confesso il mio “peccato”: sono ancora innamorato della “geotermia”. L’ho lasciata,
dopo 40 anni di amore fedele, per l’agognata “pensione”, dalla quale avrei
voluto divorziare dopo appena sei mesi , ma ciò non era ormai più possibile! Tuttavia
continuo ad amare la “geotermia”. Essa non invecchia mai, anzi, muta
continuamente il suo stato diventando più giovane e bella. Ed io ritorno e
ritorno ai bordi della “Fabbrica Amica”,
percorro i tracciati dei vapordotti, osservo le armoniose strutture metalliche
che sfidano il cielo, le alte torri dei refrigeranti (ormai monumenti) e le
nuove armoniose forme impiantistiche che ben si inseriscono nella nostra natura
selvaggia, come le nuove piazzole per gli impianti di perforazione del
sottosuolo. Adesso c’è una “sonda” sul versante occidentale del monte Vado la
Lepre, proprio nelle vicinanze del podere Carbonciolo, dove ho abitato
bambino. Molte volte, al calar della
notte, salgo su quel monte, mettendomi in ascolto del rumore dello scalpello
che penetra negli strati profondi della terra alla ricerca del prezioso “fluido
geotermico”, immaginando il sapiente lavoro umano alla ricerca di una fonte
energetica “rinnovabile”, ed allo stesso tempo, sperimentando sempre nuove
tecnologie. La grande piattaforma è tutta illuminata e la sua straordinaria
bellezza si espande nella nera notte, tra i monti e le valli, fino al mare.
Certo, non vedo le
onde invisibili che collegano i moderni computer, i telecomandi delle centrali,
delle valvole dei pozzi geotermici, e nemmeno i sistemi di telecomunicazione fra le persone…Soffro
tuttavia perchè la nostra “ricchezza” se
ne va’ attraverso i fili scavalcando valli e monti, portando luce, benessere,
lavoro e bellezza in città lontane. Perché da noi, nel più antico Centro Geotermico del Mondo, molte
cose restano da fare: strade decenti, ponti non pericolanti, disinquinamento di
fiumi e torrenti, sistemazioni
urbanistiche e cura dei territori di tutte le antiche “fabbriche”, eliminazione
di gas nocivi dall’atmosfera, ed in più, fin dove sarà possibile,offrire un adeguato ricambio
generazionale, per aumentare o almeno mantenere
sostenibili livelli di occupazione dando speranze al futuro delle nuove generazioni. Vergogna ai “politicanti” che sostengono
interessi ristretti ed egoistici di poche persone ed impauriscono i cittadini
con strumentali “paure per la geotermia”,
magari per riguadagnarsi un ambito “seggio” in qualche consesso politico e
amministrativo, anteponendo ii proprio tornaconto personale agli interessi più
generali dei territorio e delle loro popolazioni, proponendo MORATORIE che
altro non farebbero, se sciaguratamente diventassero maggioritarie, che
impoverire definitivamente i nostri territori, la nostra Toscana e l’Italia
intera!
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