COMITATO DI ACCOGLIENZA SOLIDALE A
CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA.
Quando non esistevano i
“vaccini” immunizzanti, l’immunizzazione
avveniva, molte volte, dopo aver contratto una malattia. Castelnuovo di Val di
Cecina, un Comune noto per la sua “accoglienza” che, senza andar troppo
lontani, agli etruschi, romani, longobardi…si è scoperto da pochi anni essersi trasformato in un
Comune il cui Sindaco ha proclamato “l’accoglienza zero” ai profughi e migranti
in fuga dalla fame e dalla povertà, dalla guerra, dalla schiavitù. Tale virus pernicioso
ha per fortuna sviluppato nell’organismo sociale un ANTIVIRUS che porterà alla
guarigione! Non dimentichiamo di essere in Toscana, regione civilissima, nella
quale proprio oggi 30 novembre, si festeggia l’abolizione della pena di morte e
l’uso della tortura. Il primo
Stato al mondo ad abolire legalmente la pena di morte fu il Granducato di Toscana il 30 novembre 1786 con l'emanazione del nuovo codice
penale toscano (Riforma criminale toscana o Leopoldina, preparata dal
giurista Pompeo
Neri alcuni
anni prima) firmato dal granduca Pietro
Leopoldo (divenuto poi Leopoldo II del Sacro Romano Impero),
influenzato dalle idee di pensatori come Cesare
Beccaria; tale giornata è festa regionale in Toscana. Seguirono il Granducato di Toscana la Repubblica Romana di ispirazione mazziniana (che tuttavia ebbe breve esistenza) nel 1849, San Marino (1865) e altri. L'Italia l'abolì, tranne che per crimini di guerra e regicidio, nel 1889, per poi reinserirla con il Codice Rocco del 1930 con il regime fascista, e abolirla definitivamente nel 1948. Il Regno
Unito l'abolì negli anni
sessanta del Novecento, mentre la Francia nel 1981. E proprio oggi, 30 novembre, furono
bruciati sulle pubbliche piazze dei comuni toscani gli strumenti di tortura e
di morte esistenti nelle prigioni. Dunque, la “malattia” ha prodotto un
resistente vaccino, un mixer di efficaci anticorpi, che all’accoglienza ZERO
oppone resistenza con “ACCOGLIENZA SOLIDALE”. E ieri sera, data importante, da
ricordare, un folto gruppo di persone, ha costituito nel Comune il COMITATO DI
ACCOGLIENZA SOLIDALE, che proclama nelle
sue finalità: “Costituiamo il Comitato Volontario “Comitato di Accoglienza
Solidale” perché riteniamo inaccettabile l’atteggiamento apertamente ostile
manifestato inizialmente dall’Amministrazione Comunale di Castelnuovo di Val di
Cecina nei confronti dei profughi e perché, al contrario, riteniamo
indispensabile un’azione umanitaria di ascolto e integrazione nei confronti dei
profughi e di eventuali soggetti in difficoltà”. Il Comitato sostiene che: “Il
modo migliore per affrontare e risolvere i problemi delle persone e dei gruppi,
come già nel passato, è la via del DIALOGO. I profughi hanno diritto, come
tutti, al rispetto della dignità della propria persona. L’atteggiamento da
tenere nei confronti dei profughi è quello della disponibilità e dell’accoglienza.
I rapporti tra persone e culture devono essere basati sulla reciprocità e sulla
solidarietà. L’atteggiamento verso il profugo non deve essere di tolleranza, ma
deve avere come prospettiva il reciproco arricchimento”. Tutti i cittadini che
condividono le finalità del Comitato possono farne parte sottoscrivendo la
propria adesione e informandosi dal presidente, Roberta Vichi, o dai membri del
direttivo: Katia Taddei, Fabrizia Doloverti, Mauro Bianciardi, Monia Neri, Beat
Weibel, Rodolfo Marconcini.
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