mercoledì 30 novembre 2016




COMITATO DI ACCOGLIENZA SOLIDALE A CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA.


Quando non esistevano i “vaccini” immunizzanti,  l’immunizzazione avveniva, molte volte, dopo aver contratto una malattia. Castelnuovo di Val di Cecina, un Comune noto per la sua “accoglienza” che, senza andar troppo lontani, agli etruschi, romani, longobardi…si è scoperto  da pochi anni essersi trasformato in un Comune il cui Sindaco ha proclamato “l’accoglienza zero” ai profughi e migranti in fuga dalla fame e dalla povertà, dalla guerra, dalla schiavitù. Tale virus pernicioso ha per fortuna sviluppato nell’organismo sociale un ANTIVIRUS che porterà alla guarigione! Non dimentichiamo di essere in Toscana, regione civilissima, nella quale proprio oggi 30 novembre, si festeggia l’abolizione della pena di morte e l’uso della tortura. Il primo Stato al mondo ad abolire legalmente la pena di morte fu il Granducato di Toscana il 30 novembre 1786 con l'emanazione del nuovo codice penale toscano (Riforma criminale toscana o Leopoldina, preparata dal giurista Pompeo Neri alcuni anni prima) firmato dal granduca Pietro Leopoldo (divenuto poi Leopoldo II del Sacro Romano Impero), influenzato dalle idee di pensatori come Cesare Beccaria; tale giornata è festa regionale in Toscana. Seguirono il Granducato di Toscana la Repubblica Romana di ispirazione mazziniana (che tuttavia ebbe breve esistenza) nel 1849, San Marino (1865) e altri. L'Italia l'abolì, tranne che per crimini di guerra e regicidio, nel 1889, per poi reinserirla con il Codice Rocco del 1930 con il regime fascista, e abolirla definitivamente nel 1948. Il Regno Unito l'abolì negli anni sessanta del Novecento, mentre la Francia nel 1981. E proprio oggi, 30 novembre, furono bruciati sulle pubbliche piazze dei comuni toscani gli strumenti di tortura e di morte esistenti nelle prigioni. Dunque, la “malattia” ha prodotto un resistente vaccino, un mixer di efficaci anticorpi, che all’accoglienza ZERO oppone resistenza con “ACCOGLIENZA SOLIDALE”. E ieri sera, data importante, da ricordare, un folto gruppo di persone, ha costituito nel Comune il COMITATO DI ACCOGLIENZA SOLIDALE, che proclama  nelle sue finalità: “Costituiamo il Comitato Volontario “Comitato di Accoglienza Solidale” perché riteniamo inaccettabile l’atteggiamento apertamente ostile manifestato inizialmente dall’Amministrazione Comunale di Castelnuovo di Val di Cecina nei confronti dei profughi e perché, al contrario, riteniamo indispensabile un’azione umanitaria di ascolto e integrazione nei confronti dei profughi e di eventuali soggetti in difficoltà”. Il Comitato sostiene che: “Il modo migliore per affrontare e risolvere i problemi delle persone e dei gruppi, come già nel passato, è la via del DIALOGO. I profughi hanno diritto, come tutti, al rispetto della dignità della propria persona. L’atteggiamento da tenere nei confronti dei profughi è quello della disponibilità e dell’accoglienza. I rapporti tra persone e culture devono essere basati sulla reciprocità e sulla solidarietà. L’atteggiamento verso il profugo non deve essere di tolleranza, ma deve avere come prospettiva il reciproco arricchimento”. Tutti i cittadini che condividono le finalità del Comitato possono farne parte sottoscrivendo la propria adesione e informandosi dal presidente, Roberta Vichi, o dai membri del direttivo: Katia Taddei, Fabrizia Doloverti, Mauro Bianciardi, Monia Neri, Beat Weibel, Rodolfo Marconcini. 

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