giovedì 3 luglio 2014



CRONACHE DELLA II^ GUERRA MONDIALE.
29 giugno 1944: Liberazione del territorio comunale di Castelnuovo di Val di Cecina, Toscana, da parte delle truppe della V Armata degli Stati Uniti d’America.
Parte XI.

Nello stesso tempo, il 4 luglio 1944, presso Gerfalco, i partigiani vengono immediatamente invitati a deporre le armi. Poichè il comandante Bargagna si  mostra riluttante a sciogliere la Brigata Garibaldi viene tratto in arresto insieme a "Francois", Giuseppe Iacopini, dal brigadiere dei carabinieri Greco, per ordine del capitano Lambol L. Michel - matricola 0484804 - appartenente al 267° Reggimento della V Armata. Tradotti nella cella della prigione della caserma di Castelnuovo verranno rilasciati soltanto dopo alcuni giorni a seguito di una dimostrazione popolare di protesta e al ritorno della delegazione inviata a Roma dai partigiani, nella quale si trovavano  Stoppa e Cassola, che porta l’ordine di accettare il disarmo ed il rientro a casa.

            Il 10 luglio 1944 si scioglie ufficialmente la 23^ Brigata Garibaldi: è significativo e merita un approfondimento il fatto che su un "organico" di circa 500 unità partigiane figurano solo pochissimi elementi del comune di Castelnuovo che al loro rientro nella vita civile, daranno un valido contributo, sia al CLN che al PCI e all'amministrazione comunale, come ad esempio Baldi Valdo Mario, Cerboneschi Navarino, Martignoni Artimino, Coscini Guelfo "Faina", Coscini Libero. Il fatto della esigua presenza di elementi locali è in parte da addebitare alla particolare situazione esistente tra i lavoratori della Larderello SpA, che beneficiavano dell'esonero dal richiamo militare in quanto l'attività era considerata "utile ai fini strategici di guerra", e in secondo luogo perchè i renitenti di alcune classi di leva riuscivano ad imboscarsi piuttosto facilmente in un periodo ormai di disgregazione dell'apparato repressivo della milizia della RSI senza dover riparare in montagna, tra le bande partigiane. Inoltre l'ambiente marginale di Castelnuovo aveva permesso una diffusione assai ristretta della coscienza attiva antifascista  e gli oppositori al regime, socialisti, comunisti e anarchici, appartenevano, nella quasi totalità dei casi, ad antifascisti di vecchia data, ormai noti e sotto controllo, più utili come fiancheggiatori ed organizzatori, che non come combattenti nelle brigate partigiane che in tal modo avrebbero esposto le loro famiglie alla diretta rappresaglia.

            Si riorganizzano le strutture ricreative (circoli), cooperative (cooperativa di consumo, spaccio del popolo), la lega dei contadini, la camera del lavoro, l'Unione donne italiane, sia nel capoluogo che nelle frazioni. Nello stabilimento di Larderello si ricostituisce la C.I., nel 1944-45 su designazione dei partiti, e nel 1946 con elezioni generali, su liste politiche. Con il ristabilimento della legalità democratica e con il decadimento dell'ultimo Commissario Prefettizio, il massetano Fusi Nello, insediato dopo il 25 luglio 1943 (in precedenza avevano ricoperto la carica il dottor Panzano Carlo, 9 gennaio 1942 - 15 maggio 1942 e il dottor Palumbo Federigo, 6 giugno 1942 - 25 luglio 1943), il massimo organo di governo del territorio è costituito dal sindaco e dalla giunta  che hanno un rapporto di interscambio con il presidente il CLN comunale e con il CLN nella sua articolazione di capoluogo e sottocomitati di Sasso e Montecastelli. 
           
            La Giunta Comunale verrà insediata, sempre su proposta del C.L.N e con le stesse modalità di designazione del sindaco, previo parere favorevole del G.M.A, il 10 agosto 1944 e risulta composta da: Frasconi Arnolfo (PCI), Groppi Azolino (PSI), Vignali Vincenzo (Indipendente di area DC), Dell'Agnello Artidoro (PSI). Rimarrà in carica fino al 20 gennaio 1945 quando, a seguito delle nuove regole di rappresentanza in tutti gli organismi pubblici dei membri dei partiti antifascisti, sarà sostituita da: Cheli Ciro (PCI), Menichelli Plinio (DC), Groppi Azolino (PSI), Fulceri Alfio (indipendente) - assessori effettivi - e da Cavicchioli Donato (PCI) e Bernardini Dagoberto (PSI) - assessori supplenti - .

            Il Sindaco Cascinelli Aldo, come primo atto del suo mandato, provvede a sostituire alcuni dipendenti comunali fuggiti dal paese a seguito della sconfitta del regime fascista. Inizia la fase della ricostruzione e della’unità delle formazioni politiche antifasciste, Psi, Pd’A, Pci, Dc, Pli, Pri…e della Costituente, del Governo Parri di Unità Nazionale, del referendum monarchia-repubblica ed infine, con il 1.1.1948 dell’introduzione della Costituzione. 

CRONACHE DELLA II^ GUERRA MONDIALE.
29 giugno 1944: Liberazione del territorio comunale di Castelnuovo di Val di Cecina, Toscana, da parte delle truppe della V Armata degli Stati Uniti d’America.
Parte XII.

Il problema dei rifornimenti alimentari e del controllo dei prezzi è uno degli argomenti che impegnano costantemente sia l'autorità centrale (Prefetto, Ministero dell'Alimentazione, sezione provinciale di Pisa), che il CLN e la Commissione Comunale all'uopo costituita. Sono numerose le riunioni coi "trecconi", coi mugnai, con la Lega Colonica per la campagna cerealicola e la vendemmia, per le quali vengono addirittura costituite squadre di sorveglianza miste, armate, comprendenti la guardia comunale , i carabinieri e civili nominati dal comune e dal CLN. I "trecconi" di Castelnuovo siglano con la giunta comunale e il CLN un accordo che stabilisce che "le uova dovranno essere vendute sul mercato locale, come pure polli, conigli, piccioni ecc. L'eccedenza potrà essere esportata dopo aver effettuato la vendita sul mercato, previa autorizzazione rilasciata dal Comune. Per il momento il prezzo resta fissato in lire 250 la dozzina, salvo in seguito, l'aumento che il mercato, per contingenze potrà fare...a ciò si uniformeranno i CLN e i trecconi di Sasso e di Montecastelli". Firmano il 29 settembre 1945 l'accordo: Cascinelli Gino, Groppi Azolino e Filippeschi Filippesco rappresentante dei trecconi. Sono presenti alla firma i trecconi: Burchianti Ademo, Viti Adolfo, Bastieri Camillo, Barsotti Michele, Gherardini Varese, Salvadori Francesco, Pierattini Libero, Nerelli Pietro, Bisogni Zola.

            La Lega Contadina di Castelnuovo Val di Cecina, aderente alla Federazione Provinciale Lavoratori della Terra, protesta con il Prefetto perchè ha stabilito che non saranno consegnati i tagliandi delle carte annonarie per il ritiro dell'olio a chi macella un suino per uso familiare: "...è mai possibile che una famiglia colonica ed operaia, composta da sei persone, e che è priva del raccolto dell'olio, possa dichiararsi approvvigionata per un anno di olio e grassi, col grasso ricavato dalla macellazione di un suino che sarà appena di 100 Kg.?" inoltre protesta per l'enorme tassa imposta sulla macellazione del suino "...è mai possibile che un povero operaio che a forza di tanti stenti e di tanti sacrifici finanziari è riuscito ad allevare un suino per uso familiare debba pagare circa 2000 lire per l'autorizzazione alla macellazione ?". Inoltre fa presente che manca il sale "per la salagione di detta carne" e anche questo rappresenta un bel problema.

            Poi ci sono i "listini prezzi" che subiscono quasi di mese in mese costanti aumenti, sia per i generi di importazione alleata, sia per quelli di prodotti nazionali. Per avere una idea di tale andamento ricordiamo che le uova, in sei mesi, sono passate da 100 a 250 lire la dozzina, che il prezzo al Kg dei polli e dei conigli è raddoppiato, che la carne bovina, il magro senz'osso, costa 360 lire al Kg., mentre il magro senz'osso di suino costa addirittura 600 lire al Kg e così le salsicce, la soppressata, la sugna da strutto... la carne di pecora costa 200 lire al Kg. Il pane costa 16 lire al Kg. il latte 23 lire al litro, tra i detersivi, la lisciva, distribuita con la tessera, nella confezione da 1 Kg, peso netto e imballo gratis, costa lire 23,50. Il salario medio di un operaio della boracifera è, nello stesso periodo, di circa 5000 lire mensili.

            Il 24 settembre 1945, tenendo conto degli elementi sopra accennati, avviene un rimpasto nell'amministrazione comunale. Dovendosi procedere all'immissione di un nuovo elemento appartenente al Pd'A si propone, d'intesa con il CLN, il nominativo di Barsotti Gino fu Francesco. Si propone inoltre di sostituire l'assessore supplente Cavicchioli Donato, dimissionario, con Rossinelli Guido di Guglielmo (PCI) in rappresentanza di Montecastelli. Con decreto prefettizio del 6 ottobre 1945 viene insediata la nuova giunta comunale che ha come capo il Sindaco FRASCONI ARNOLFO (PCI). Con un comunicato alla popolazione emesso il 25 ottobre 1945 il sindaco Frasconi dà notizia alla cittadinanza degli incarichi degli assessori:

Menichelli Plinio , assessore anziano, delegato del sindaco.
Groppi Azolino, assessore ai lavori.
Cheli Ciro, assessore alle cooperative.
Barsotti Gino, assessore all'annona.
Fulceri Alfio, assessore all'amministrazione.
Bernardini Bernardino, cumula tutti gli incarichi per la frazione di Sasso Pisano
Rossinelli Guido, cumula tutti gli incarichi per la frazione di Montecastelli.


(continua)

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