CRONACHE DELLA
II^ GUERRA MONDIALE.
29 giugno
1944: Liberazione del territorio comunale di Castelnuovo di Val di Cecina,
Toscana, da parte delle truppe della V Armata degli Stati Uniti d’America.
Parte XI.
Nello stesso tempo, il 4 luglio 1944, presso Gerfalco, i
partigiani vengono immediatamente invitati a deporre le armi. Poichè il
comandante Bargagna si mostra riluttante
a sciogliere la
Brigata Garibaldi viene tratto in arresto insieme a
"Francois", Giuseppe Iacopini, dal brigadiere dei carabinieri Greco,
per ordine del capitano Lambol L. Michel - matricola 0484804 - appartenente al
267° Reggimento della V Armata. Tradotti nella cella della prigione della
caserma di Castelnuovo verranno rilasciati soltanto dopo alcuni giorni a
seguito di una dimostrazione popolare di protesta e al ritorno della
delegazione inviata a Roma dai partigiani, nella quale si trovavano Stoppa e Cassola, che porta l’ordine di
accettare il disarmo ed il rientro a casa.
Il 10 luglio
1944 si scioglie ufficialmente la 23^ Brigata Garibaldi: è significativo e
merita un approfondimento il fatto che su un "organico" di circa 500
unità partigiane figurano solo pochissimi elementi del comune di Castelnuovo
che al loro rientro nella vita civile, daranno un valido contributo, sia al CLN
che al PCI e all'amministrazione comunale, come ad esempio Baldi Valdo Mario,
Cerboneschi Navarino, Martignoni Artimino, Coscini Guelfo "Faina",
Coscini Libero. Il fatto della esigua presenza di elementi locali è in parte da
addebitare alla particolare situazione esistente tra i lavoratori della
Larderello SpA, che beneficiavano dell'esonero dal richiamo militare in quanto
l'attività era considerata "utile ai fini strategici di guerra", e in
secondo luogo perchè i renitenti di alcune classi di leva riuscivano ad
imboscarsi piuttosto facilmente in un periodo ormai di disgregazione
dell'apparato repressivo della milizia della RSI senza dover riparare in
montagna, tra le bande partigiane. Inoltre l'ambiente marginale di Castelnuovo
aveva permesso una diffusione assai ristretta della coscienza attiva
antifascista e gli oppositori al regime,
socialisti, comunisti e anarchici, appartenevano, nella quasi totalità dei
casi, ad antifascisti di vecchia data, ormai noti e sotto controllo, più utili
come fiancheggiatori ed organizzatori, che non come combattenti nelle brigate
partigiane che in tal modo avrebbero esposto le loro famiglie alla diretta
rappresaglia.
Si
riorganizzano le strutture ricreative (circoli), cooperative (cooperativa di
consumo, spaccio del popolo), la lega dei contadini, la camera del lavoro,
l'Unione donne italiane, sia nel capoluogo che nelle frazioni. Nello
stabilimento di Larderello si ricostituisce la C.I ., nel 1944-45 su designazione dei partiti, e
nel 1946 con elezioni generali, su liste politiche. Con il ristabilimento della
legalità democratica e con il decadimento dell'ultimo Commissario Prefettizio,
il massetano Fusi Nello, insediato dopo il 25 luglio 1943 (in precedenza
avevano ricoperto la carica il dottor Panzano Carlo, 9 gennaio 1942 - 15 maggio
1942 e il dottor Palumbo Federigo, 6 giugno 1942 - 25 luglio 1943), il massimo
organo di governo del territorio è costituito dal sindaco e dalla giunta che hanno un rapporto di interscambio con il
presidente il CLN comunale e con il CLN nella sua articolazione di capoluogo e
sottocomitati di Sasso e Montecastelli.
Il Sindaco
Cascinelli Aldo, come primo atto del suo mandato, provvede a sostituire alcuni
dipendenti comunali fuggiti dal paese a seguito della sconfitta del regime
fascista. Inizia la fase della ricostruzione e della’unità delle formazioni
politiche antifasciste, Psi, Pd’A, Pci, Dc, Pli, Pri…e della Costituente, del
Governo Parri di Unità Nazionale, del referendum monarchia-repubblica ed
infine, con il 1.1.1948 dell’introduzione della Costituzione.
CRONACHE DELLA
II^ GUERRA MONDIALE.
29 giugno
1944: Liberazione del territorio comunale di Castelnuovo di Val di Cecina,
Toscana, da parte delle truppe della V Armata degli Stati Uniti d’America.
Parte XII.
Il problema dei rifornimenti alimentari e del controllo dei
prezzi è uno degli argomenti che impegnano costantemente sia l'autorità
centrale (Prefetto, Ministero dell'Alimentazione, sezione provinciale di Pisa),
che il CLN e la
Commissione Comunale all'uopo costituita. Sono numerose le
riunioni coi "trecconi", coi mugnai, con la Lega Colonica per la
campagna cerealicola e la vendemmia, per le quali vengono addirittura
costituite squadre di sorveglianza miste, armate, comprendenti la guardia
comunale , i carabinieri e civili nominati dal comune e dal CLN. I
"trecconi" di Castelnuovo siglano con la giunta comunale e il CLN un
accordo che stabilisce che "le uova dovranno essere vendute sul mercato
locale, come pure polli, conigli, piccioni ecc. L'eccedenza potrà essere
esportata dopo aver effettuato la vendita sul mercato, previa autorizzazione
rilasciata dal Comune. Per il momento il prezzo resta fissato in lire 250 la
dozzina, salvo in seguito, l'aumento che il mercato, per contingenze potrà
fare...a ciò si uniformeranno i CLN e i trecconi di Sasso e di
Montecastelli". Firmano il 29 settembre 1945 l 'accordo: Cascinelli
Gino, Groppi Azolino e Filippeschi Filippesco rappresentante dei trecconi. Sono
presenti alla firma i trecconi: Burchianti Ademo, Viti Adolfo, Bastieri
Camillo, Barsotti Michele, Gherardini Varese, Salvadori Francesco, Pierattini
Libero, Nerelli Pietro, Bisogni Zola.
Poi ci sono i
"listini prezzi" che subiscono quasi di mese in mese costanti
aumenti, sia per i generi di importazione alleata, sia per quelli di prodotti
nazionali. Per avere una idea di tale andamento ricordiamo che le uova, in sei
mesi, sono passate da 100 a
250 lire la dozzina, che il prezzo al Kg dei polli e dei conigli è raddoppiato,
che la carne bovina, il magro senz'osso, costa 360 lire al Kg., mentre il magro
senz'osso di suino costa addirittura 600 lire al Kg e così le salsicce, la
soppressata, la sugna da strutto... la carne di pecora costa 200 lire al Kg. Il
pane costa 16 lire al Kg. il latte 23 lire al litro, tra i detersivi, la
lisciva, distribuita con la tessera, nella confezione da 1 Kg , peso netto e imballo
gratis, costa lire 23,50. Il salario medio di un operaio della boracifera è, nello
stesso periodo, di circa 5000 lire mensili.
Il 24 settembre
1945, tenendo conto degli elementi sopra accennati, avviene un rimpasto
nell'amministrazione comunale. Dovendosi procedere all'immissione di un nuovo
elemento appartenente al Pd'A si propone, d'intesa con il CLN, il nominativo di
Barsotti Gino fu Francesco. Si propone inoltre di sostituire l'assessore
supplente Cavicchioli Donato, dimissionario, con Rossinelli Guido di Guglielmo
(PCI) in rappresentanza di Montecastelli. Con decreto prefettizio del 6 ottobre
1945 viene insediata la nuova giunta comunale che ha come capo il Sindaco
FRASCONI ARNOLFO (PCI). Con un comunicato alla popolazione emesso il 25 ottobre
1945 il sindaco Frasconi dà notizia alla cittadinanza degli incarichi degli
assessori:
Menichelli Plinio , assessore anziano, delegato del sindaco.
Groppi Azolino, assessore ai lavori.
Cheli Ciro, assessore alle cooperative.
Barsotti Gino, assessore all'annona.
Fulceri Alfio, assessore all'amministrazione.
Bernardini Bernardino, cumula tutti gli incarichi per la frazione
di Sasso Pisano
Rossinelli Guido, cumula tutti gli incarichi per la frazione
di Montecastelli.
(continua)
Nessun commento:
Posta un commento