Pasqua 2014.
Pasqua, giorno lieto. Un pranzo
dai sapori meravigliosi e dalla impeccabile regia della disposizione dell’arredo,
colori tenui e costi contenuti, sapienza dello stare insieme e, infine importante
conoscenza di una gioventù che ci offre speranza…anche se la famigliola era
incompleta per l’insorgenza repentina dell’influenza alla nipotina che proprio
nel Santo giorno compiva i sei anni ed era assente con babbo, mamma e fratello
e che ci avrebbero ancor più allietato! Nel comune di Siena, diciamo pure
margini della città, in un quartiere satellite, che negli anni ho imparato ad
apprezzare, San Miniato, e che nella
disposizione urbanistica riporta alla mente periferie dell’Est, quartieri
satelliti di centri urbani cadenti, con nomi di vie e piazze per me senza
significato, ma, probabilmente, di “eroi” del comunismo, della guerra
antinazista, della cultura marxista…Per curiosità ho fatto il giro del
quartiere segnando (credo al completo) i nomi italiani di vie e piazze: Via P. Nenni;
Via G. Di Vittorio; Via E. Berlinguer; Via Achille Grandi; Via Alessandro
Pertini; Piazza P. Togliatti; Via Aldo Moro; Via F. Parri…unica denominazione
fuori dal coro: Via veterani dello sport. In questa “ricerca” del tempo perduto
mi ci sono sentito completamente a mio agio, con un po’ di nostalgia.
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