domenica 24 febbraio 2013


Il resto sono solo ricordi.

In una breve pausa tra due nevicate ho deciso di uscire per scattare qualche fotografia al Borgo natio. Un luogo di pietra, senz’anima, dopo la “fuga” e la morte di quasi tutti i suoi abitanti. I pochi rimasti abitano le case della parte sommitale, nelle viuzze concentriche alla Chiesa del SS. Salvatore, al di sotto delle quali, fino all’ultima piazza, il “Casalino”, hanno casa alcune famiglie di tedeschi, e fiorentini o piombinesi, che vengono a Pasqua e in estate, i primi e gli altri, quando possono, nel fine settimana. Ormai, anche in inverno, tutte la case hanno il riscaldamento geotermico, e le abitazioni sono molto confortevoli. Nonostante ciò su molte porte campeggia il vistoso cartello “VENDESI”. Al “Poggetto” ci abita il mio amico Pio Battaglini, ottantenne, e più giù, sopra le “Casacce”,  Silda con suo marito, tre persone in tutto, degli antichi castelnuovini. Il resto sono solo ricordi. Nella passeggiata (75’), con itinerario: boschetto del Gualerci, curva della Villa, i “Riverdi”, Sant’Antonio, il Tiglio, Porta Fiorentina, le Piagge, il Caratello, Giardino Dell’Agnello, il Serrappuccio (mia casa natia)…ho visto soltanto una donna affacciarsi alla finestra in via Martiri dell’Indipendenza, la mia amica Lelia, quasi novantenne, memoria storica del paese! 

1^ serie:








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