Il resto sono
solo ricordi.
In una breve pausa tra due
nevicate ho deciso di uscire per scattare qualche fotografia al Borgo natio. Un
luogo di pietra, senz’anima, dopo la “fuga” e la morte di quasi tutti i suoi
abitanti. I pochi rimasti abitano le case della parte sommitale, nelle viuzze
concentriche alla Chiesa del SS. Salvatore, al di sotto delle quali, fino
all’ultima piazza, il “Casalino”, hanno casa alcune famiglie di tedeschi, e
fiorentini o piombinesi, che vengono a Pasqua e in estate, i primi e gli altri,
quando possono, nel fine settimana. Ormai, anche in inverno, tutte la case
hanno il riscaldamento geotermico, e le abitazioni sono molto confortevoli. Nonostante
ciò su molte porte campeggia il vistoso cartello “VENDESI”. Al “Poggetto” ci
abita il mio amico Pio Battaglini, ottantenne, e più giù, sopra le “Casacce”, Silda con suo marito, tre persone in tutto,
degli antichi castelnuovini. Il resto sono solo ricordi. Nella passeggiata (75’ ), con itinerario: boschetto
del Gualerci, curva della Villa, i “Riverdi”, Sant’Antonio, il Tiglio, Porta
Fiorentina, le Piagge, il Caratello, Giardino Dell’Agnello, il Serrappuccio
(mia casa natia)…ho visto soltanto una donna affacciarsi alla finestra in via
Martiri dell’Indipendenza, la mia amica Lelia, quasi novantenne, memoria
storica del paese!
1^ serie:
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