venerdì 28 settembre 2012



UN BEL LIBRO!

L' ho letto in due sere, un libro interessante, c'è l'Italia che desidero e amo, quella migliore. C'è una donna combattiva, intelligente, ispirata...in prima linea. Una Magistrata, una Giudice, una donna, col suo privato da conquistarsi giorno per giorno, senza cedere a intimidazioni e paure ataviche. Una donna che combatte non solo per l'affrancamento della "donna", ma di tutte le persone (soprattutto di noi "uomini" che ne abbiamo tanto bisogno).

Paola Di Nicola: la giudice

Che cosa significa essere una donna in magistratura oggi? Una giudice del Tribunale penale di Roma lo rivela per la prima volta in un libro. E a Leiweb

Paola Di Nicola Paola Di Nicola
In anteprima, per Leiweb, alcuni passaggi di La giudice. Una donna in magistratura (Ghena), libro d'esordio di Paola Di Nicola, giudice presso il Tribunale penale di Roma, in libreria dal 24 settembre.

Gennaro voleva vincere a tutti i costi, facendo prevalere il mio essere donna e il suo essere uomo, sul mio essere giudice e lui "il mio detenuto", come se questo avesse potuto fargli guadagnare la vittoria e quindi la libertà.

Sentivo che il mio sguardo si stava per abbassare. No, non lo potevo consentire in alcun modo. Bastava ancora qualche secondo e sarei crollata, sentendo solo il peso della mia collana di perle e della mia prepotente femminilità e non la loro evedente e insopprimibile diversità.
”.
(...)

Oggi io, davanti a Gennaro, invece, decidevo per me e per lui.
Di fronte a quell'uomo sentivo di essere l'ultimo anello di questa storia famigliare, comune a tante altre che l'avevano preceduta. Proprio adesso mi sentivo, più che mai, la figlia di mia madre e di tutte le donne inghiottite dal buio.
Su questa strada potevo solo perdere il nostro duello e far perdere l'universo femminile, oltre che l'istituzione che in quel momento rappresentavo. La posta in gioco era troppo alta
”.
(...)

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