Elegia Volterrana
Ecco la bozza della copertina di
uno smilzo “quadernino” di tredici poesie dedicate alla città di Volterra nel
momento del commiato. Infatti, dopo dodici anni di ininterrotta attività
nell’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, nel
quale ho svolto, nei sei anni del primo mandato, oltre al ruolo di consigliere,
anche quello di vicepresidente e, per quasi due mesi, di presidente della
Fondazione, uscirò definitivamente di scena in applicazione di una norma statutaria
che pone il limite massimo di presenza in non più di due mandati consecutivi.
Un bella esperienza, irripetibile, piena di soddisfazioni e di realizzazioni.
Ne stamperò, oppure le produrrò in fotocopia con spillatura, senza rilegatura,
non più di venti copie, per farne dono agli amici più cari, soprattutto a
quelli volterrani. Segno e ricordo di una presenza e di un amore ben più
antichi, che non si esaurirà, lo spero, con la rarefazione della mia presenza
lassù, su quel colle-astronave, dal quale son decollati molti sogni ed hanno
preso corpo tenere passioni, l’alimento fiammeggiante di una creatività che
ancora m’accompagna in questi anni che volgono al tramonto. Grazie dunque
Volterra, all’intera città ed ai tanti che m’hanno voluto bene.
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