lunedì 10 settembre 2012





Elegia Volterrana

Ecco la bozza della copertina di uno smilzo “quadernino” di tredici poesie dedicate alla città di Volterra nel momento del commiato. Infatti, dopo dodici anni di ininterrotta attività nell’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, nel quale ho svolto, nei sei anni del primo mandato, oltre al ruolo di consigliere, anche quello di vicepresidente e, per quasi due mesi, di presidente della Fondazione, uscirò definitivamente di scena in applicazione di una norma statutaria che pone il limite massimo di presenza in non più di due mandati consecutivi. Un bella esperienza, irripetibile, piena di soddisfazioni e di realizzazioni. Ne stamperò, oppure le produrrò in fotocopia con spillatura, senza rilegatura, non più di venti copie, per farne dono agli amici più cari, soprattutto a quelli volterrani. Segno e ricordo di una presenza e di un amore ben più antichi, che non si esaurirà, lo spero, con la rarefazione della mia presenza lassù, su quel colle-astronave, dal quale son decollati molti sogni ed hanno preso corpo tenere passioni, l’alimento fiammeggiante di una creatività che ancora m’accompagna in questi anni che volgono al tramonto. Grazie dunque Volterra, all’intera città ed ai tanti che m’hanno voluto bene.

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