Suggerimenti ai nuovi eletti al Comune di Castelnuovo di
Val di Cecina (PI).
Partiamo dalle cose piccole: dare un’occhiata alla
toponomastica dei nostri Borghi. Ad
esempio: mettere il nome di Via Giusti al posto “giusto”; non ho trovato
l’indicatore di Via G. Salvadori (meglio sarebbe stato se ci fosse scritto Via
Guido Salvadori, Partigiano, 1924-1944). Si sale verso la grande pineta del
Poggio della Colombaia, una selva caotica di pali ed al posto del cover
metallico verde una grande distesa di ferraglie, vasche, tubi, materiali
ferrosi…molto disordinati. A ridosso di un pozzo Enel c’è ancora una zona
AMIANTO recintata, ed infine mi piange il cuore entrare nella pineta…disordine
assoluto. Nei pressi del ponte radio ENEL ci sono due grandi serbatoi
metallici, inutilizzati da tempo,con annessi tubi staccati, tutto rugginoso,
recinzione aperta…ma cosa ci stanno a fare?
Scendo dalle Bertole e mi soffermo a guardare quelle che furono le serre
del basilico, ammasso di erbe infestanti, ruggine e plastiche rotte dal vento ,
infine salgo verso la Madonna: la grande discarica è chiusa e, sembra pulita se
non emergessero dai cassonetti aperti rifiuti, vecchi o nuovi? Ci sono vecchi
fabbricati pericolanti sulla stradina che sale al podere La Madonna, anch’esso
pericolante; al piano terra e visibile dalla strada, un ammasso di rifiuti
d’ogni genere. Anche dietro alla Centrale vedo in alto sventolare la rete nera
che caratterizzava i luoghi ove si trovava l’amianto. Rete lasciata dopo la
bonifica oppure non è stata tolta dopo aver bonificato l’area? Dunque consiglio
una passeggiata in questi luoghi, molto vicini e cari agli abitanti, perché non
basta aver illuminato di rosso i due refrigeranti per l’orgoglio di avere “La Bandiera Arancione”!
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