PASSIONI, SPERANZE, ILLUSIONI.
CAP. 66.
Comunicato ai lavoratori
Il giorno 8 novembre 1979 si è riunita a Larderello la
segreteria della Fnle-Cgil con i compagni della Fnle-Cgil di Pisa: Bartaloni,
Cameli, Bertozzi, Mazzocchi e della segreteria regionale Cesare Salvagnini ed
Ulisse Sadocchi. L’incontro è servito per uno scambio di informazioni
sull’andamento della “vertenza geotermia” e sulla situazione produttiva a
Larderello e sui problemi del Crg ed ha constatato una concordanza di vedute
tra le tre strutture della Fnle-Cgil.
Per quanto riguarda la “vertenza
geotermia” siamo ormai alla fase conclusiva della costituzione dell’Unità
Nazionale Geotermica (Ung), dopodiché inizierà il confronto a livello
compartimentale per affrontare la fase di organizzazione, come previsto anche
dal progetto di ristrutturazione del Settore Produzione e Trasmissione (Spt).
E’ stato ribadito il concetto che, a parere della Fnle-Cgil, la Ung dovrà
avvenire tramite e previo invio del documento promesso dalla Direzione centrale
dell’Enel, e sulla base di quella che è conosciuta come “proposta Bottazzi”
(dal nome del compagno Levio Bottazzi che, a nome delle tre organizzazioni
sindacali, la formulò completamente nell’incontro di Roma con l’Enel). Tuttavia
da allora sono intervenuti fatti nuovi che impongono in primo luogo un aumento
degli stanziamenti, una selettività degli stessi, una possibilità di controllo
annuale e, principalmente, una proposta chiara, dettagliata, sul ruolo, i mezzi
umani, le attrezzature delle officine di manutenzione di Larderello, delle
perforazioni e delle centrali geotermoelettriche investite da profonde
trasformazioni tecnologiche.
La Fnle-Cgil pone inoltre molta
attenzione non solo ai mutamenti strutturali, che non devono portare al
gigantismo degli apparati, ai doppioni, alle inutili moltiplicazioni delle alte
poltrone, ma anche agli uomini che dovranno dirigere la fase di grande
espansione che sta interessando la geotermia.
Noi richiediamo in primo luogo dirigenti democratici, con alto livello
di professionalità e di volontà innovativa. Non tutti gli uomini che hanno
diretto finora la geotermia, che ne hanno gestito l’emarginazione, che hanno
accettato supinamente le decisioni dei vertici Enel, hanno tali requisiti e
pertanto si impongono scelte di cambiamento e di rinnovamento.
Sulla situazione produttiva di
Larderello tutti i compagni hanno posto in particolare l’accento sulla
questione del mancato avviamento della centrale di Radicondoli da 30 Mw. Tale
mancato avviamento sarà denunciato alla Conferenza Regionale dell’energia in
Toscana che si svolgerà il 12 novembre p.v. a Firenze e sono in corso contatti
con la Flaei/Cisl e la Uilsp/Uil e Ced per decidere iniziative unitarie che
portino ad una azione di sciopero dei lavoratori dell’energia dei comprensori
geotermici.
In un momento così difficile, di grave
crisi economica e di valori morali, pare alla Fnle di grande significato
proporre una azione di lotta per obiettivi produttivi, contro la burocrazia e
l’inefficienza e contro le posizioni rinunciatarie delle Direzioni dell’Enel
che, mascherandosi dietro il falso alibi della “vertenza geotermia” non si
confrontano e non risolvono nemmeno uno dei tanti problemi aperti ormai da mesi
ed anni, dalle Organizzazioni sindacali (perforazioni, autoparco, centrale
Lago, vertenze individuali, officine, organico centrale Radicondoli,
telecomandi…).
Da non trascurare infine la precaria
situazione che si vive all’interno del Centro di Ricerca Geotermica, sia a Pisa
che a Castelnuovo V.C. Questo importante organismo non è inteso come centro propulsore
per tutta la geotermia, ma quasi come uno strumento personale, per attività
all’estero (che anche noi riteniamo comunque vada fatta), per “memorie”, per
lavori di mera routine, spesso doppioni di altri. Ci sono validissimi
ricercatori, amareggiati, abbandonati a se stessi e alla loro personale
iniziativa, ci sono situazioni semplici da risolvere che vengono fatte
incancrenire per le non decisioni dei Capi, c’è la sensazione di un grande
spreco umano e di mezzi e anche di troppi privilegi ed abusi personali.
A ciò vogliamo sia posto fine al più
presto. Le due assemblee di Pisa e Castelnuovo V.C., hanno rivelato la volontà
di lotta dei tecnici e dei ricercatori. Essa è un motivo in più per passare
rapidamente ad una azione di protesta di tutti i lavoratori di Larderello e del
Crg di Pisa. La Fnle-Cgil ritiene che perdere altro tempo potrebbe avere gravi
conseguenze e pertanto invita fin da ora tutti i lavoratori alla mobilitazione,
alla discussione di questi ed altri temi adesso appena accennati, per dare vita
ad una giornata di lotta che veda la classe operaia in prima fila per garantire
la possibilità di sviluppo della geotermia, del nostro stabilimento e dei
Comprensori interessati da questa grande risorsa energetica.
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