I GIOVEDI’ DELLA B.A.V.
a VOLTERRA.
Ieri, giorno memorabile! Tra le
16,30 e le 17 ero in viaggio con la mia auto verso Volterra. A metà del
percorso s’è scatenata la furia del cielo: fulmini che scendevano perpendicolari, molto vicini, acqua violenta
mista a grandine, visibilità quasi zero! Per fortuna avevo davanti a me un
pulman turistico, la targa era di Torino, forse una gita di studenti al Museo
di Larderello, che mi ha dato sicurezze e protezione. Quando a Saline di
Volterra il pulman ha svoltato a sinistra per prendere l’autostrada, il cielo s’è
aperto e a poco a poco sulla arcigna e grigia città di Volterra le nubi si
alternavano all’azzurro…Andavo alla BAV un club, in via San Lino 33, nei locali
dove qualche decina di anni fa, c’era un cinema, con giardino, e si riunivano i
molti artisti volterrani. Il locale ha riaperto da poco tempo con il nome di “Mistery
Club” e il soprannome di “BAV” (Brigata Artisti Volterrani), anche se gli
artisti alabastri si sono rarefatti. Per
dare un po’ di tono al locale il mio caro amico professor R.B. con altri, ha
pensato di organizzare una serie di incontri “culturali-giocosi in allegria”,
il primo ed il terzo giovedì di, ogni mese dalle ore 18 in poi ed a seguire una
“apericena”. Molto rapidamente si sono dichiarati disponibili più di 20
relatori, per un calendario che andrà fino alla primavera 2018! Il mio amico
professore mi ha chiesto se ero disponibile,
ed al mio si!, abbiamo concordato di illustrare la mia ricerca sui proverbi
licenziosi, ricerca iniziata più di 30 anni fa e giunta alla registrazione di
9252 proverbi. E così di fronte ad un gruppo di oltre 20 persone, uomini e
donne, mi sono cimentato, per quasi un’ora, a declamare proverbi, indovinelli,
stornelli e storielline a tema “locale” e “licenziosità”, tra l’attenzione e le
ripetute risate generali! Tra loro c’erano diversi miei cari amici ed amiche e
sono stato molto contento dell’accoglienza da parte di una gentile “moderatrice”
e giornalista Margherita Gabbrielli.
Insomma una serata davvero in
allegria. Oltre alla donna, che nei proverbi è maltrattata, ce ne sono stati
anche di denigratori di preti, frati e suore, dato che nell’Ottocento, con il
Regno dei Savoia, era venuto meno l’antico rispetto e soggezione nei loro
confronti, e il Giusti, il Pitrè e gli altri ricercatori di proverbi ne hanno
approfittato per satire feroci, nello spirito laico che aveva portato alla
caduta dello Stato della Chiesa ed alla fuga del Papa!
Per rimediare a questa
situazione, vorrei prenotarmi, per il prossimo ciclo nel 2018, con una serata
dedicata ad una Santa Donna, della quale mi sono ripetutamente occupato e che,
attraverso una giovinezza “licenziosa” era arrivata alla santità: Santa
Giacinta Marescotti la Santa della Tuscia e un po’ anche della diocesi di
Volterra, avendo soggiornato nelle terre della famiglia a Solaio, Tegoni,
Montalbano, nel comune di Radicondoli.
Grazie Volterra!
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