Auro Morelli, partigiano e soldato.
25 APRILE A CASTELNUOVO
DI VAL DI CECINA 2017.
La partecipazione dei cittadini alla cerimonia delle
Festa della Liberazione ha toccato forse il suo minimo storico. Per fortuna c’era il Sindaco del Comune, con
la dr.sa Balestri, Responsabile della Polizia Municipale, a portare il
Gonfalone. L’esiguo “corteino” ha attraversato un paese deserto, in silenzio.
Ai giardini pubblici, in Piazza Matteotti,
una rappresentanza della Filarmonica G. Puccini di Pomarance, ci ha
accolti con l’Inno Nazionale, e poi marcette e canzoni della Resistenza, e con
il “silenzio”, doveroso omaggio nel luogo che ricorda i nomi dei 91 partigiani
uccisi sul nostro territorio comunale nel 1944 dai nazifascisti. Il Sindaco,
nel suo sobrio discorso ha ricordato che è anche per questi morti che abbiamo riconquistato
la LIBERTA’ liberandoci dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista,
flagello dell’umanità. Ma non solo, perché è grazie al ripudio della guerra che
in Germania ed in Italia, si avviò un processo democratico che portò alle
Costituzioni nazionali basate sui
principi di elevato spirito etico e sociale. L’Europa, che ha attraversato la
sua storia con una guerra dopo l’altra,
ha potuto godere da oltre 70 anni della PACE. Questo è quello che celebriamo nel nostro 25
APRILE, NAZIONALE E LOCALE. Una
celebrazione ed un ringraziamento ai morti per la nostra libertà. Mi ha commosso un uomo curvo e mesto nei suoi
90 anni di età, che s’è avvicinato alla Lapide con i nomi dei nostri morti, è
rimasto un po’ lì ad ascoltare musica e parole, e poi si è allontanato entrando nei giardini pubblici.
Lo conosco bene, anzi gli sono amico perché a me raccontò la sua storia nel
2005. Storia che pubblicai nella rivista
La Comunità di Pomarance. Si chiama Auro Morelli, è l’ultimo partigiano vivente
di Castelnuovo che ha militato nella XXIII Brigata Garibaldi, ma in più ha un
altro eccezionale titolo: insieme ad alcuni compagni si arruolò nel Gruppo di
Combattimento “CREMONA”, una tra le prime strutture del nuovo Esercito
Democratico d’Italia, e unitamente all’Armata Inglese operò sull’asse dell’Italia
Centrale fino alle aspre battaglie sulla Linea Gotica, per la liberazione di
Bologna, dell’Emilia e parte del Veneto fino a raggiungere Piove di Sacco e
Padova. Con lui, nella XXIII Brigata Garibaldi,
c’era un altro giovane partigiano di Montecastelli Pisano, Bernardi Piero, che si arruolò volontario nel Gruppo
di Combattimento “FRIULI”, e cadde in
combattimento presso Ravenna. E’ sepolto
nel cimitero di guerra a Zattaglia, presso Ravenna. Credo che sia giunta l’ora per conferire ad Auro Morelli e Piero Bernardi il riconoscimento
ufficiale che essi meritano, dato che le loro vicende sono storicamente
appurate.
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