Tutte le bellezze del mondo,
di Jaroslav Seifert.
Ieri sera, fino a notte fonda, ho
letto il bellissimo libro del premio Nobel Jaroslav Seifert, anzi l’ho riletto
perché ormai lo conosco fin dal 1985! Pagine emozionanti, alle quali ritorno
incessantemente dato che credo di essere in sintonia con il poeta e, anche se
può sembrare un’affermazione azzardata,
dati i tempi, col suo “poetismo”. Il libro è un inno alla bellezza, alla
memoria, al coraggio e all’onestà. In più c’è Praga, la città che ho molto amato.
E la bellezza. Lo scrivo alzando gli occhi oltre la finestra del mio studiolo,
e all’orizzonte, non molto lontano, vedo brillare le cime innevate del
Pratomagno sotto un sole splendente! Sono fortunato a vivere proprio qui, dove
mi trovo. A pagina 74 ho trovato un passo che devo per forza fissare sulla
memoria elettronica. Jaroslav racconta la sua amicizia col grande poeta e scrittore Vladislav Vancura, non solo uno dei più importanti
scrittori cechi di tutti i tempi, ma anche un eroico resistente contro il
nazismo, assassinato dalla Gestapo nel
1943: “…a quell’epoca, tra le due guerre, in redazione stavano per apparire due
importanti opere. “L’anno cecho” di Plicka, con illustrazioni di Karel
Svolinsky e i “Quadri della storia del popolo cecho” di Vancura, queste
imponenti fedeli narrazioni sulla vita, la realtà e lo spirito della civiltà.
Nelle discussioni redazionali sul libro di Plicka, i cui quattro volumi
riscossero un immediato successo, Vancura dichiarò di non essere soddisfatto
della composizione di questo testo. Il libro, secondo lui, era privo del
necessario approccio scientifico al materiale quasi inesauribile dei canti
popolari. Ma si riconciliò col libro, poiché il testo aveva fornito a Svolinsky
la possibilità di scatenare il suo eccezionale talento di disegnatore. Il libro
è pieno di disegni così incantevolmente cechi che non si può fare a meno di
innamorarsene…”.
Già negli anni ’70 mi ero messo
alla caccia di Cesky Rok (L’anno cecho), pubblicato in quattro volumi a partire
dal 1950, in
una tiratura elevata, ma subito esaurita! Piano piano, nelle numerose librerie
antiquarie di Praga, e grazie a cari amici cechi, ho acquistato separatamente i
quattro volumi che compongono l’anno, Estate (1950), Inverno (1960), Primavera
(1978) e Autunno (1980). Volumi stupendi ai quali vado incessantemente ed ai
quali ho attinto per illustrare copertine e illustrazioni di alcuni dei miei
piccoli libriccini! E adesso, con una motivazione ulteriore, quella datami dal
mio amato poeta, che fu amico di Vancura e membro della prima redazione che
mise mano alla stampa. Già poter condividere un’emozione con Seifert mi riempie
di felicità.
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