Sinalunga piange la scomparsa di Shlomo Venezia
A questo instancabile ambasciatore della memoria della Shoah la città di Sinalunga conferì nel 2011, per la prima volta nella sua storia, la cittadinanza onoraria
Il conferimento della cittadinanza di Sinalunga a Shlomo
Venezia
Ebreo italiano, Shlomo Venezia venne arrestato con la famiglia ad Atene verso la fine del marzo 1944 e successivamente deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Qui fu assegnato al “Sonderkommando”, una delle “unità speciali” composte da internati che si occupavano delle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi con il gas. Tali squadre venivano periodicamente uccise per mantenere il segreto. Shlomo Venezia era uno dei pochi sopravvissuti - l'unico in Italia, una dozzina nel mondo - di queste speciali squadre e aveva raccontato questa drammatica esperienza nel libro “Sonderkommando Auschwitz”, pubblicato nell'ottobre 2007 a cura dell'editore Rizzoli e presentato anche a Sinalunga in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, nello stesso giorno gli venne conferita la cittadinanza onoraria. Vivo e prezioso il ricordo di quel momento, quando Venezia condivise con i numerosi partecipanti la propria drammatica esperienza.
L’amministrazione di Sinalunga, l’assessorato alla Memoria e tutta la città di Sinalunga rivolgono le più sentite condoglianze alla moglie Marika, ai figli e ai familiari di Shlomo Venezia, di cui continueranno a portare avanti l’impegno per tenere viva nelle nuove generazioni la memoria di quell’orrore senza fine che è stata la Shoah, affinchè simili tragedie non si ripetano mai più.
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