Libri editi ed inediti (news
2).
1)
C. Lapucci, A.M. Antoni, I
proverbi dei mesi, pp. 336,
Garzanti-Vallardi, Milano, 1985.
E’ l’ultimo
libro di proverbi che ho recentemente acquistato a Siena, nella Libreria
Ancilli (vedi, per il Catalogo: www.libreria.ancilli.it), una delle
pochissime librerie di libri vecchi di tutto il mondo che hanno resistito alla
globalizzazione dell’editoria a Siena (non dimentichiamolo, città con una delle
migliori Università italiane e, quindi,
con un alto numero di potenziali lettori), che ha visto negli ultimi dieci anni
scomparire dal centro storico prestigiose librerie, impoverendo, di fatto, il
tessuto culturale di un vasto territorio. Non perdo mai l’occasione di farci
una capatina per spendere 10 o 15 €. Questo volume, veramente ben fatto da due
specialisti, con i proverbi commentati e un indice finale, una prima edizione
1985, ben conservato, era prezzato 13 €
e l’ho pagato 11 €. Ci ho ritrovato la filastrocca che recitava mia suocera
buonanima, religiosissima, passando in rassegna le feste del mese di dicembre,
che in sua memoria, riproduco:
Al primo di dicembre
Sant’Ansano;
il quattro, Santa Barbara
beata;
il sei, San Niccolò che vien
per via;
il sette, Sant’Ambrogio da
Milano;
l’otto, la Concezione di Maria;
per il nove mi cheto;
il dieci, la Madonna di Loreto;
il dodici convien che
digiuniamo
perché il tredici c’è Santa
Lucia;
il ventun San Tommè la
chiesa canta;
il venticinque vien la Pasqua Santa
e poi ci sono i Santi Innocentini;
alla fine di tutto, lesto
lesto,
se ne vien San Silvestro.
2)
M. Bucciantini, M. Camerota,
F. Giudice, Il telescopio di Galileo. Una storia
europea, pp. 322, Einaudi (PBE), Torino, 2012.
Il libro, già
segnalato dal Sole24Ore, costa un po’caro (25 €), ma bisogna assolutamente
comprarlo (o prenderlo in prestito in una Biblioteca) e leggerlo tutto di un
fiato! E’ meraviglioso! Confesso di aver letto poco delle opere di Galileo, di
Keplero e di Copernico, e la spinta emotiva me l’ha data un’opera teatrale, il
“Galileo” di Bertolt Brecht che vidi nella magistrale interpretazione di
Buazzelli al teatro Sistina di Roma nel 1964. Ma adesso devo leggere
assolutamente il “Sidereus Nuncios” di
Galileo, ed anche la “Dissertatio cum Nuncio sidereo” di J. Keplero. Per
cominciare! Non vi fate impaurire da questi temi e titoli altisonanti ed
eruditi…il libro si legge facilmente e fin dalla prime pagine riesce ad
avvincere il lettore. Parla di un delitto e, naturalmente, di Galileo, il suo
autore, al quale tale delitto costerà molto caro. La vicenda si svolge tra
l’autunno del 1608 ed il gennaio del 1610, “quando il cielo che si credeva di
conoscere viene distrutto. Il cielo contemplato da Omero e Ovidio, da
Aristotele e Tolomeo, da Dante e Tommaso d’Aquino, ad un certo punto non esiste
più. Anzi, ed è questa la cosa davvero terribile, non è mai esistito…”.
3)
I. Calvino, Lezioni
americane. Sei proposte per il prossimo millennio,
pp. 132, Mondadori, (Oscar),
Milano, 1993.
Testo
celeberrimo, le ultime riflessioni del grande scrittore, lasciato incompiuto
come edizione per la morte dell’autore nel 1985, non ha certo bisogno di esser
commentato. E’ questo piccolo libricino degli Oscar che mi attrae: nella sua
economicità, accuratezza, completezza. Con la presentazione di Esther Calvino,
la dettagliata cronologia, l’essenziale bibliografia (per XLIII pagine), la
nota bibliografica e l’indice dei nomi le 5 Lezioni tenute da Calvino
all’Università di Harvard nel Massachusetts : “La leggerezza; La rapidità;
L’esattezza; La visibilità; La molteplicità”, dovrebbero in realtà informare
non soltanto l’attività degli scrittori, ma ogni gesto della nostra troppo
sciatta, svagata esistenza.
4)
L. Paggini, Una gita lunga
un giorno, pp. 160, Albatros, Roma, 2010.
E’ il romanzo
d’esordio di una scrittrice livornese, Laura Paggini, che, ne sono convinto,
saprà farsi apprezzare ben oltre il limite “provinciale”. Un romanzo intenso,
ben costruito, accurato sia nell’ambientazione che nell’introspezione
psicologica dei personaggi, nel quale
predominano due sentimenti, rimpianto e speranza. Il rimpianto per la fine di
un mondo infantile (ed anche di un epoca, come sempre accade), l’incontro con un
grande dolore che le da la forza di dare una svolta totale alla sua vita, per
approdare ad un grande amore. In questa eroica lotta la descrizione di angoscia
e speranza si confronta con l’aridità che caratterizza il nostro tempo, le
meschinità e le insufficienze che si incontrano in luoghi, dove la vita umana è
trattata con superficialità e arroganza…Un libro positivo, una lettura
coinvolgente, tenera e moderna, che si alza molto al di sopra del livello
abituale degli “scrittori di professione”. Una scrittrice da seguire
attentamente.
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