Memorie lontane, storie di gente comune per non dimenticare...
Premessa
La “Cronologia della Comunità di
Castelnuovo” è un’opera che doveva abbracciare, in forma di brevi dati,
appunto, cronologici, la storia, dalle lontanissime origini fino ai giorni
nostri, e della quale, sono soltanto usciti due volumi, il primo nel 1996, “Né latino né tedesco né lombardo né francesco. La Comunità di Castelnuovo
dalle origini alla fine del XIII secolo” ed il secondo, nel 2000, “Sopra le
tombe vecchie è passato l’aratro. La Comunità di Castelnuovo dall’inizio del XIV
secolo alla morte di Michele Marullo (1500)”.
Essa
doveva raccogliere anche saggi storici e materiale documentario eterogeneo, si
da costituire una summa delle conoscenze del passato della nostra piccola
Comunità. Così sono usciti gli altri volumi e saggi sparsi: 1997, “Dare
qualcosa in cambio di niente. Storia di congreghe, compagnie e confraternite di
Misericordia”; 1998, “Fabbrica amica. Sindacato e lotta politica a Larderello
(1944-1956)”; 1998, “Dina Ferri: antologia lirica”; 1999, “Il maldocchio ai
maialini. Lotta politica e vita quotidiana dei mezzadri nelle Colline
Metallifere (1944-1955)”; 1999, Fiorin di cacio, facciamo finta di chiamare il
micio...Proverbi e modi di dire sulla pastorizia delle alte valli del Cecina e
del Cornia”; 2003, “La piccola banda di Ariano. Storie di guerra e di
Resistenza nelle Colline Metallifere Toscane (1940-1945)”; 2004, Castel del
Sasso in Val di Cornia: 2000 anni di santità; 2005, Stella d’argento.
Un’orchestrina jazz a Castelnuovo (1944-1951); 2006, Larderello, geotermia:
dagli Etruschi al 2004; 2007, La cometa Swan, poesie; 2007, In questi fummacchi
risiede un grandissimo tesoro…Dalla scoperta dell’acido borico nei lagoni
toscani, alle soglie del terzo millennio. Cronologia, 1702-2004; 2008, El
poeta canta por todos, poesie; 2009,
Di passere e d’altri uccelli…proverbi licenziosi; 2010, La vita larga.
Zibaldone di pensieri poetici di un blogger ai margini (2007-2009); 2012,
Viandante nella memoria. Poesie e prose, (2010-2011).
Ai
volumi e saggi editi si accompagnano numerosi più brevi articoli apparsi su
riviste locali, che molte volte integrano e aggiornano le opere maggiori, e
numerosi inediti autobiografici stesi sotto forma di racconti, o post apparsi,
fin dal 2007 nei blog “La vita larga” e “Grazie alla vita”.
Inoltre,
si può aggiungere il materiale raccolto
in lunghi decenni di studio e ricerca e
parzialmente ordinato, conservato inedito. Di quest’ultimo materiale i
fascicoli più significativi sono: La casa di legno ed altre storie, Racconti; Urbanistica&Gastronomia; L’età fiorita;
Il gioco nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina. Prospettive di ricerca;
Analisi del voto nelle elezioni politiche, regionali e nei referendum svoltesi
nel Comune di Castelnuovo di Val di Cecina dal 1946 al 1979, con alcune
considerazioni e dati sul voto politico in Italia dal 1861 al 1929; La Primavera di Praga; Su
Fratelli! Su compagni! Note di storia del movimento operaio nella Comunità di
Castelnuovo di Val di Cecina, attraverso i suoi protagonisti (1902– 1910); Faville,
prose sparse; La grande illusione. Per una storia del periodo fascista, della
Resistenza e dell’attività del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) nel
territorio della Comunità di Castelnuovo di Val di Cecina (1919-1946); Il sogno
negato. Storia del Partito Socialista Italiano (PSI) in un centro operaio della
provincia di Pisa: Castelnuovo di Val di Cecina; 29 giugno 1944 - 7 giugno 1953:
dalla guerriglia partigiana, all’esperienza del CLN ed alla ripresa della vita
democratica. La sconfitta del “Fronte Popolare” il 18 aprile 1948 e il
tentativo di “colpo di stato” messo in atto dalla Democrazia cristiana nel
giugno 1953, con un cenno alle vicende dei protagonisti e delle battaglie
proletarie, dal primo “Circolo Socialista” alla conquista del Comune, prima
dell’avvento del fascismo e tra gli operai della “Boracifera”; Il lungo sonno
di Castelnuovo sotto i granduchi di Toscana e il Marchesato degli Albizzi, (1501-1859);
Italia bella mostrati gentile. La
Comunità di Castelnuovo, dalla fuga del Granduca Leopoldo II
di Lorena da Firenze al “regicidio” (1859-1900); Passioni, speranze, illusioni.
Antologia di scritti politici e sindacali (1964-1985); Canzoniere, poesie,
1952-2008; Soprannomi castelnuovini; Piangono
i cieli stille di rugiada.Dina Ferri (1908-1930), una singolare esperienza di
donna e di poetessa che non cessa di stupirci..
A tali scritti inediti si unisce il presente lavoro, che raccoglie testimonianze
ed interviste degli abitanti della Comunità, consentendo in tal modo di
disporre di un filo conduttore unitario che ci accompagna per quasi due secoli
(le memorie storiche iniziano nel 1823 e terminano, praticamente, nel 1998).
Purtroppo i testimoni, per gli
eventi che vanno dall'Unità d'Italia agli anni ’20 del Novecento, non ci sono
più. Alcuni potenziali testimoni ancora in vita, quasi centenari, hanno perduto
la memoria, altri ricordano solo minimi e particolari e troppo gravoso sarebbe
stato un lavoro di registrazione, per un singolo ricercatore. Perciò ho cercato
di selezionare i soggetti in base a parametri oggettivi: età, sesso, qualità
della memoria, appartenenza sociale e politica, aver svolto funzioni importanti
nella vita della Comunità (sindacalisti, soldati, prigionieri di guerra, fascisti,
partigiani, possidenti, sindaci, donne, dirigenti del movimento
cooperativo...), non trascurando i legami con la mia famiglia, per avere
un'immagine più nitida dei rapporti di parentela nello scorrere del tempo. Si
tratta, in sostanza, di un lavoro "aperto", perché esso potrà
arricchirsi di nuovi filoni di ricerca se andranno avanti le biografie.
Si deve inoltre tener conto che
l'intervista orale ha le sue regole, di lunghezza, di impostazione, di
approccio psicologico con l’intervistato e che, pertanto, nell’intervista
possono andare perduti molti dettagli, cioè i particolari che il soggetto, nel
raccontarsi, ritiene non essenziale sia
tramandato e conosciuto della sua vita: le stagioni, il cibo, il sesso, l'amore
per gli animali, le avventure giovanili, le feste, le vacanze, le malattie,
"i pensieri" e le tristezze o le gioie di ogni giorno, ed anche il
contesto urbano o contadino può apparire, il più delle volte, come sfocato
nella sequenza interminabile di date, nomi, fatti. Tuttavia, pur con tali
limiti, queste “memorie di gente comune” riescono ad umanizzare l’insieme della
“Cronologia Storica” portando il soffio della vita vissuta più vicino ai nostri
sentimenti, ed anche, in larga misura, ai nostri ricordi. Ci fa sentire che,
"nelle cucine della storia", ci siamo, o ci siamo stati, anche noi.
Infine permettetemi qualche citazione. Mi
preme, in primo luogo, sottolineare il ricordo affettuoso dei miei nonni Enélida
e Filiberto, intervistati nel 1972, quando ormai la loro memoria, un tempo
vivissima, si era appannata, pur restando sempre commovente. Al di là di questo
ricordo personale voglio esprimere la più grande gratitudine per la
disponibilità, la sensibilità e il costante stimolo a seguire la ricerca nel
tempo, da parte di un numero molto grande di persone - che per me ha costituito
uno dei motivi principali per proseguire il lavoro, – come importante testimonianza di civiltà e di
cultura. Perciò sono fiero di aver tentato di dar volto e voce a uomini e donne
della nostra terra, a quelli che hanno fatto la storia ed a quelli che ancora,
per molti versi, ne costituiscono i saldi punti di riferimento. Le biografie riportate
in questo testo sono 65, selezionate tra le centinaia di registrazioni effettuate
a partire dal 1970 ma, per la maggior parte, raccolte tra il 1994 ed il 1999. Ad
esse si affiancano le ricerche storiche: le vicende della famiglia di “briganti”
Moriani; la costruzione del “Piazzone”; le note di storia del movimento operaio
nella Comunità di Castelnuovo di Val di Cecina; il “Diario” di Geo Desi; le
storie legate alla guerra ed alla Resistenza; alla rinascita della musica a
Castelnuovo attraverso i protagonisti della band “Stella d’Argento”; ai
mezzadri e mezzadre protagonisti delle lotte per la “terra” fino al declino
irreversibile della mezzadria, ed infine, alla mia autobiografia, un diario, che
iniziato nel 1952, si chiude con l’anno 1963. Ho infine inserito il testo di
una conferenza tenuta nella Chiesa del Borgo, rievocando una giornata di vita
qualunque di un borghigiano nell’anno di Nostro Signore 1474, cioè all’entrata
in vigore dello Statuto della Comunità, per valutare il percorso effettuato a
quattro-cinquecento anni di distanza dalle storie “moderne”.
Insieme ai ringraziamenti per tutti coloro
che mi hanno concesso il privilegio di ascoltare – viva voce – in indimenticabili incontri, le storie delle
loro vite, non posso tacere i ringraziamenti per: Susanna Mattiangeli, per il
completamento della vita della nonna Elisa; Elmanno Benini per avermi messo a
disposizione il “Diario” di Geo Desi e le altre carte del suo archivio privato;
Adelmo Fanetti per il materiale su Emilo Fanetti, il “contadino della Leccia”; Lidio
Milani, per avermi ricostruito la biografia minima del padre, il poeta
Fortunato, ed avermi fornito i testi dei poemi riprodotti; Alba Costantini e
Paola Gigli per la disponibilità a tratteggiare la vita e la personalità di
Costantino Costantini, notevole figura di antifascista, confinato politico e
dirigente il PCI di Montecastelli; l'amico Paolo per avermi fornito il
manoscritto con la biografia di suo padre, Gino Cascinelli, notevole figura di
uomo politico e presidente del CLN comunale. Dal volume di R. Wagner “Mein
Leben”, Torino, 1954, ho tratto la citazione che compare nell'intervista a
Franz Wesendonck e dal vecchio testo di A. Ribera, “Riccardo Wagner, la vita e
le opere”, e dal saggio di Gustavo Macchi "Wagner", alcuni elementi
di dettaglio. I riferimenti al lager di Vorkuta sono tratti da L'Araldo, del 22
maggio 1955. L'intervista
a Eugenio Rossi è stata completata con i testi delle poesie della zia Giannina,
nata nel 1902 a
Sasso Pisano e la cui vita interessantissima non è potuta entrare che di sfuggita in questo lavoro.
Alcuni dati relativi alle vicende del fascismo a Radicondoli, che compaiono
nella testimonianza di Alba Costantini, sono
tratti dal testo di G. A. Chiurco "Fascismo senese. Martirologio
toscano dalla nascita alla gloria di Roma", Siena, 1922 e da “Storia della
rivoluzione fascista”, I-V, Firenze, Vallecchi, 1929.
Ho inserito la mia
"autobiografia" 1938-1963, che contiene poesie di varie epoche, nella
versione, con piccole varianti, depositata nell’Archivio Diaristico Nazionale
di Pieve Santo Stefano (AR) e, quindi, a disposizione di tutti, che dedico, in
particolare, alle mie figlie e nipoti: loro non sanno di quel tempo lontano
mille anni luce nel quale ho vissuto e mi sono formato: forse svelandomi li
aiuterò a costruirsi una più salda identità, come vorrei fare con tutti gli
uomini della "Comunità", nel raccontare le loro “Storie". Ho aggiungo
infine alla Premessa un piccolo saggio storico, “Un giorno di vita nel Borgo di “Castrinovi de Montanea”, A.D. 1474”, plausibilmente
ricostruito sulla base dello Statuto entrato in vigore in quel tempo.