Il sorriso di Monna Lisa
Da te non so
distogliere lo sguardo.
Sopra al
guardiano di servizio stai appesa
le mani
intrecciate mollemente
e sogghigni beata.
Come la
torre di Pisa sei famosa
e il tuo
sorriso si dice sia ironia.
Già … chi lo
sa perché ride Monna Lisa?
Ride di noi,
per noi, a dispetto di noi, con noi, contro
di noi
o come?
Piano ci
insegni quello che si approssima.
Perché,
Lisetta, la tua immagine ci mostra
che chi di questo mondo ha visto tanto
sorride, posa le mani in grembo
e
tace.
Kurt
Tucholsky, ebreo tedesco, Berlino 1890 – Stoccolma 1935.
Nel 1933, il
10 maggio, nella Germania nazista, i nazionalsocialisti accendono i roghi di
libri, e così anche tutte le opere del poeta
Tucholsky vengono date pubblicamente alle fiamme con queste parole: “Contro
l’impudenza e l’arroganza. Per rispetto e riverenza verso lo spirito immortale
del popolo tedesco”: Il poeta ripara in
Svezia richiedendo la nazionalità di quel paese. Ma la tragedia che ha travolto
la sua patria e l’immane catastrofe che si sta abbattendo sull’Europa gli
tolgono la voglia di vivere. Il 21
dicembre 1935 muore dopo aver ingerito un potente veleno.
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