Carlo e Benito, appollaiati sul fico!
Il primo
avvertimento.
Appollaiato sul ramo di un fico
con timore attendevo la mia bella,
che dopo il Vespro sarebbe passata,
ma il suo nome non dico!
Certo, era bella, lo posso affermare!
anzi bellissima coi seni maturi,
un vestitino frusciante
e i lunghi capelli scuri.
Con un balzo le fui accanto,
ma non ebbe paura,
m’aveva già visto tra le foglie
ed era pronta per le prime
schermaglie d’amore.
Di baci, nemmeno a parlarne,
su quelle labbra pure:
e pur la voglia era tanta!
Sulla via polverosa
camminavamo leggeri
come due sposini
di ritorno dalla fiera,
tra carezze lievi
e le speranze della primavera.
Si accese nella casa il lume
e nel cielo la prima stella,
più veloce si fece il suo passo:
la vidi scomparire nell’ombra densa
delle querce grandi e tremanti
senza un saluto!
Fu il primo avvertimento
di un lungo soffrir che m’attendeva.
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