PASSIONI, SPERANZE, ILLUSIONI. CAP. 99.
Rapporto sulle “Officine Ung” (15
gennaio 1982)
8seconda
Parte.
Officine
elettriche, impianti:
Seguono l’andamento delle perforazioni e costruzione e
montaggio nuovi impianti e centrali. Mancando momentaneamente alcuni di questi
lavori più grossi l’attività è rivolta a piccoli interventi. La situazione
dovrebbe normalizzarsi nel corso del 1982 poiché sono previste tre linee
elettriche per le sonde, più il completamento e la costruzione di nuove
centrali geotermoelettriche (Molinetto, Leccia).
Officine
elettriche, linee:
Hanno un buon carico di lavoro. C’è la necessità di
disporre dell’anello a 16 Kw e delle telefoniche per una migliore ripartizione
dei carichi di lavoro. E’ una squadra che necessita di ricambio generazionale e
incremento della professionalità.
Autoparco:
Lavora a pieno ritmo e si deve far ricorso agli
appalti per mancanza di mezzi e di personale.
Magazzino:
Il personale, essendo sottodimensionato, ha molto
lavoro pur avendo subito un taglio gli approvvigionamenti di materiale.
Appalti:
Sono diminuiti. Non si effettuano appalti se non per
le sonde ed i vapordotti. Si procede a mezzo delle “lettere contratto”.
Alla
luce di quanto sopra metto in evidenza che:
1) il dimensionamento delle Officine (uomini+macchine) è
avvenuto nel tempo per via “naturale”, senza un programma. Per questo si
registrano periodi cicli di “punte” e di “stasi”;
2) occorre un programma generale per le Officine. Tale
programma dovrà essere approntato a partire dai programmi dei singoli
committenti (Gig, Perforazioni…);
3) occorrono interventi seri a miglioria e
ristrutturazione ambientale, in particolare per le Officine carpenteria interna
ed elettriche;
4) ruolo fondamentale e competitivo delle Officine appare
nel campo della manutenzione e non nella costruzione nuovi impianti. Priorità
primaria alla manutenzione, secondaria ai nuovi impianti;
5) preoccupano i latenti contrasti tra Ung e Gig. Da una
parte si afferma che non “passano” i lavori, che ricorrono agli appalti, che
non si vogliono concordare programmi comuni (Ung), dall’altra parte che si
“passano” tanti lavori e che gli stessi non vengono eseguiti, che c’è
indisponibilità nel personale delle Officine, che i programmi esistono e che
vengono attuati (Gig);
6) le Officine non sono in grado di affrontare i problemi
montaggio, smontaggio degli impianti di perforazione per mancanza di personale.
conclusioni
le
mie personali riflessioni su quanto emerso dai colloqui avuti con i tecnici ed
i responsabili delle singole Officine e dalle visite dirette in tutti gli
ambienti di lavoro e dal contatto con i lavoratori, mi portano a concludere
che:
a) la mancata unità di tutte le attività inerenti la
geotermia alimenta spinte settoriali che non possono essere mediate da due
diverse organizzazioni (Ung e Gig);
b) mentre nel Gig prevale una visione di “esercizio”,
nell’Ung prevale una visione di “ricerca-nuovi impianti”, con un’attenzione non
adeguata al ruolo ed ai problemi dell’area di manutenzione;
c) per superare deficienze organizzative, talvolta acute
o a malapena smorzate dal comportamento degli uomini, occorre predisporre un
programma concordato, serio e realistico, per tutte le attività delle Officine
di manutenzione, comprendendovi quelle del Gig (45% totale ore di lavoro delle
Officine) e delle Perforazioni (20% totale ore di lavoro delle Officine): Tale
programma, scorrevole, aggiornato, dovrebbe costituire lo strumento comune di
gestione del personale e dei carichi di lavoro “Servizi tecnici” per tutto il
comparto della geotermia.
d) in questa fase non c’è propensione, da parte del Gig,
a concordare un programma generale con l’Ung. A mio avviso non solo per scelta
politica, ma anche per la mancanza di una adeguata struttura interna di
programmazione che dovrebbe coordinare i programmi di tutti gli impianti
(centrali) del Gig;
e) le funzioni di
programmazione-progettazione-preparazione dell’Ung dovrebbero costituire
un’unica area, separata dai committenti e dagli esecutori;
f) prima di qualsiasi ricorso agli appalti occorrerebbe
verificare la disponibilità delle risorse interne del Gig e dell’Ung;
g) occorre programmare con anticipo la politica del
personale per un più corretto uso e dimensionamento di tutti gli organici,
predisponendo adeguati strumenti per la formazione professionale;
h) occorre il risanamento e la ristrutturazione
ambientale di gran parte delle Officine per far fronte a nuove esigenze di
lavoro e il loro trasferimento in un’area più adeguata (ex Zolfo);
i) sulla base di una corretta programmazione va
affrontato il problema degli interventi di manutenzione per tutte le attività
del Compartimento di Firenze.
Quanto sopra detto prescinde da una analisi sulla
situazione organizzativa di ogni singola Officina, copertura di tutti i posti
vacanti, adeguamento degli organici e anche dalla soluzione di contraddizioni
interne che qua e là sembrano esistere tra il personale (Edile). Ma non era
questo lo scopo della presente nota.
Questi primi elementi di conoscenza dovrebbero a mio
avviso costituire oggetto di una riflessione e approfondimento da parte di
tutti i compagni, per poter convocare quanto prima una specifica riunione del
Comitato direttivo della Fnle-Cgil. Sono comunque di per se già eloquenti per
smentire le “voci” su una mancanza totale di lavoro presso le Officine di
Larderello, mancanza che si fa con malizia discendere, non tanto dalla crisi
che sta attraversando tutto l’Enel, ma dalla firma del verbale di costituzione
dell’Ung.
Come ultima notazione riterrei opportuno che la
Segreteria della Fnle-Cgil promuovesse visite conoscitive in tutti i reparti
della Geotermia.
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