Alfredo Gallistru
10 giugno 1944: ONORE E
MEMORIA DEI PARTIGIANI DELLA III^ BRIGATA GARIBALDI “CAMICIA ROSSA” CADUTI IN
COMBATTIMENTO A MONTEROTONDO MARITTIMO
(GR) NELLO SCONTRO CON UN REPARTO DI UN
BATTAGLIONE NAZISTA.
La notte del 9 giugno
1944, verso le ore 23, un gruppo di 60 partigiani della III^ Brigata Garibaldi,
al comando del Maggiore Chirici e del
Tenente Gallistru, sollecitati dal CLN locale, entrarono nel paese di
Monterotondo Marittimo accolti da un indescrivibile entusiasmo della popolazione. Si trattava infatti di distribuire alle
famiglie del paese ed agli sfollati piombinesi, olio e grano presenti all’Ammasso,
il quale era già stato oggetto di rapina, in varie occasioni, da parte dei
nazi-fascisti. La mattina seguente vi fu
uno scontro, fuori del centro abitato,
con un reparto tedesco. Nello scontro, oltre ad un numero imprecisato di soldati
tedeschi, caddero in combattimento tre partigiani mentre rimase ferito gravemente
il Tenente Gallistru, di ventidue anni, il quale morrà nella notte seguente
trovando ancora la forza di inneggiare alla Patria libera e di incitare i
compagni alla lotta. Questo eroe, medaglia d’Argento al Valor Militare, era un
Ufficiale dell’Esercito Italiano, mandato allo sbando l’8 settembre 1943. Era
nato a Ruinas, in Sardegna, di profonda fede cattolica, vice-comandante della
III^ Brigata Garibaldi. E’ sepolto nel “Sacrario della Resistenza” nel Cimitero
di Massa Marittima. Con lui caddero: Mario Cheli, Medaglia d’Argento, Gino Borsari
ed Ercole Ferrari, due soldati modenesi che si erano uniti alla Brigata
Partigiana. Rimasero feriti quattro partigiani, e poco dopo, sul versante
opposto del monte, fu trovato il cadavere di Ateo Casalini, ucciso la sera
stessa del 10 giugno mentre rientrava in paese con un mulo carico di armi.
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