lunedì 26 febbraio 2018



Si difende bene, ma i lupi feroci sono tanti...

Andrà bene, disse ‘l rospo…

Andrà bene, disse il rospo quando vide auzzà ‘l palo! Lo dico in attesa dell’esito elettorale dal quale, se l’Italia fosse stato un Paese “normale”, il mio partito, il PD (Partito Democratico), sarebbe uscito vincitore a gamba zoppa!  Lo dico un po’ per scaramanzia, un po’ per la consapevolezza. Forse l’Italia non ci merita, come la Chiesa non merita Francesco. Ma siamo in ballo e dobbiamo ballare. Coi miei 80 anni, nel ballo sollevo molta polvere…diciamo pure che pesticcio e più che partecipare alle iniziative del mio partito e portare a un centinaio  di famiglie i facsimili delle schede elettorali con  la richiesta di votare PD, non posso fare altro.
Senza guardare lontano, ma guardando il mio piccolo comune di 88 Kmq. che dai 5059 abitanti del 1957 è sceso ai 2182 abitanti di oggi, in maggioranza anziani; e senza rimpiangere la DC, il PSI, il PCI, i quali nonostante tutto erano fortemente radicati tra la gente,  radicati, diciamo che questo è un termine improprio, perché ad esempio alla fine degli anni ’80, con lo strappo di Occhetto, e la Bolognina, il PCI a Castelnuovo  passò velocemente dai circa 300 iscritti ai circa 60 nel giro di due anni! Ricordo anche che quando fui rieletto Sindaco  di una lista PCI-Indipendenti di sinista, prevalsi sul candidato di una lista di Centro-destra, per poco più di 30 voti di scarto! Cioè già nel 1990 il nostro Comune era spaccato a metà.  Negli ultimi dieci anni ci governa un Lista Civica di centro-destra, persone democratiche, non ci inganni la collocazione “di destra”,  tuttavia molto adagiata sulla rappresentatività  elettorale  di una maggioranza  che dir passiva è dir poco.
Adesso il PD raggiunge a fatica  le 30 unità di iscritti in tutto il Comune. L’età media è altissima, si avvicina ai 70 anni. Il dibattito e lo scambio culturale al suo interno son quasi improponibili. E ben pochi, o nulli, sono i contributi dall’esterno della struttura territoriale, provinciale o regionale. Gli urlatori nelle centinaia di canali televisivi tengono banco. Non sappiamo più distinguere il vero dal falso, l’etica della politica è sommersa dagli insulti. In più i picconatori del PD riformista, non pensano a fare il bene dell’Italia, ma guardano solo al posizionamento personale, alla mangiatoia degli scranni e delle scrivanie, e a provocar ferite al Partito Democratico, per abbreviazione identificato con il nostro Segretario Matteo Renzi, uno dei migliori che lavorano per l’Italia.

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