Groppi Renzo
Castelnuovo di
Val di Cecina, 5 aprile 1915 – Volterra, 19 gennaio 1985
1° Centenario
della nascita
Operaio specializzato – saldatore - alla Larderello SpA, poi ENEL, dal 1929 al 1969; figlio di un valente
musicista, Dario, dimostrò precocemente il suo talento tanto che all’età di 12
anni entrò a far parte, come clarinettista, della famosa Filarmonica del paese,
“Principe di Piemonte”, che, poco dopo, ottenne prestigiosi premi nazionali e
l’encomio del compositore Pietro Mascagni ospite del Principe Piero Ginori Conti a Larderello.
All’età di 14 anni, in virtù del suo talento musicale, fu assunto come operaio dalla Larderello SpA. Negli
anni di guerra, esentato dal servizio militare per una malformazione causata da
un parto difficile, costituì con i suoi amici musicisti Alfio Benincasa, Mario
Benincasa, Alberto Ciampi, Alfio Fulceri, Emio Frasconi, Lando Groppi, Bettino
Panichi, Ciro Panichi, Sirio Serenari, Cesare Tagliabue, un complesso jazz, poi denominato “Stella
d’Argento”, suonando la fisarmonica, le cui note, unitamente a quelle del
clarinetto piccolo si bemolle nella eccellente banda castelnuovina “Giuseppe
Verdi, l’accompagneranno fino alla soglia della morte, sopraggiunta a causa di un mesotelioma
pleurico per ripetuta inalazione di fibre di amianto. Fu per me un padre
esemplare e anomalo, un amico e, infine, un figlio. L’ho amato tanto,
“tuttavia se ne andò tra i più”.
(tamen abiit ad plures)
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