Dina Ferri (1908 – 1930).
Few more
tender and poignantly beautiful works have been published than these fragments
from the lyrical journal of the young Sienese poetess, Dina Ferri, who died
1930 at the age of twenty. Even before her death she had begun to be acclaimed in
Italy ,
and the Nazione said of her work: “All the lyrical forms of this Sienese
shepherdess have the rare gift of naturalness-the force of originality.”
Within the
soul of this young woman endowed with the traditional virtues of her race every
experience was transmuted into sounding and evocative poetry. The discerning
critic will appreciate the power of the country girl’s style. She brings fresh
pleasure to lovers of poetry in the clearness of her vision and in the pure
music which wells from her inner being without the artificiality engendered by instruction in metrical art.
She has what the Tribuna calls: ”…a fresh voice which comes to rejoice the
hearts of those who thirst for simple and natural beauty-poetry untrammelled by
the rules and restraints of pedantry”. The Notebook is the only record extant
of her work, and so it is fortunate for English readers that the translation is
a delicately able one, admirably suited to bring over into our tongue the
tender nuances of the original (BRUCE HUMPHRIES, INC, Bosto, USA, 1933).
Remembering.
The snow
fell white and dreary,
rough was
the wind of night.
She was
sewing, weary,
the
crackling blaze was bright.
The flame
burned clear,
the mother
sat near.
She mused,
she sewed…
In great
flakes it snowed.
Translated from English by Karl.
Teneramente ed acutamente sono
stati pubblicati i bei lavori dei “frammenti dal diario lirico della giovane
poetessa Senese, Dina Ferri, morta nel 1930 all'età di ventidue anni. Anche
prima della sua morte lei aveva cominciato ad essere acclamata in Italia, ed il
quotidiano La Nazione disse del
suo lavoro: “Tutte le forme liriche di questa pastorella senese hanno il pregio
raro di naturalezza e di potenza dell'originalità.” All'interno dell'anima di
questa giovane, dotata dalla natura di grandi sensibilità creative, ogni
esperienza fu tramutata in musica e poesia evocativa. Il critico perspicace
aumenterà di valore il potere dello stile della ragazza di campagna. Lei porta
un fresco piacere agli amanti della
poesia nella chiarezza della sua visione e nella musica pura che sgorga dal suo
essere interno, senza l'artificiosità procreata da istruzione nell’arte della
metrica. Lei ha quella che, come l’ha chiamata il quotidiano Tribuna: … una voce fresca che viene a
rallegrare i cuori di coloro che hanno sete per semplice e naturale desiderio
della bellezza, libera dalle regole e limitazioni della pignoleria. Il “Quaderno del nulla” è l'unico frutto
esistente del suo lavoro, e questa è una grande fortuna per lettori nella
lingua inglese, che la traduzione è delicatamente capace, e ammirabilmente
eseguita, per apportare nella nostra
lingua le sfumature tenere dell'originale (BRUCE HUMPHRIES, Inc Boston, Stati
Uniti 1933).
Ricordando.
Cadea la neve bianca,
c’era il vento roco.
Essa cuciva stanca
e crepitava il fuoco.
Di presso la fiamma
sedeva la mamma.
Cuciva, pensava…
la neve fioccava.
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