Il bilancio di un blog
intimo (o quasi).
Iniziai a tenere una specie di
“diario elettronico”, il blog “La Vita Larga ”, il 12
giugno 2007, l’anno mirabilis nel quale il sacro fuoco della creatività rimase
sempre acceso, a volte soltanto braci ardenti, altre carboni che covavano sotto la cenere, a volte
fiamme ardite che si slanciavano verso il firmamento stellato. Nel chiudere il
bilancio di quell’anno, rivolgendomi ai miei “visitatori” in tutto il vasto
mondo, auguravo di poter continuare a stare dal “lato buono della vita”, il
lato della “vertute e conoscenza”, il lato dell’amore e dell’amicizia sincera,
sperando che i pianeti lontani, le remote galassie e l’inattese comete che
solcano lo spazio, non cessassero mai di stupirci e di stupirmi!
Sono passati da quel giorno quasi
sei anni, e dopo il primevo blog, chiuso dal concessionario dello spazio
gratuito – splinder – il 24 novembre 2011, ho aperto contestualmente un nuovo
blog – blogspot - “Grazie alla vita”,
che è tutt’ora in corso. Adesso ho realizzato una copia cartacea, in sei
ponderosi volumi, che mi piace molto: 2013 giorni di diario, migliaia di pagine
per un totale di 977 post, con 31.160 contatti, per una media di 15 al giorno.
Si, sono molto soddisfatto!
Ai miei amici, noti e ignoti,
casuali e abituali, a chi ha lasciato un commento, a chi ha inviato una mail, a
chi ha m’ha offerto spazio sul proprio blog, come l’amica RED, e a chi è
rimasto in silenzio, dico grazie! Non per vanità, ma per l’incitamento a
proseguire l’appartato canto, dato che in realtà mi occupo della sonorità della
parola, la parola, ossia il “verbo”, che, non a caso, è l’origine della
creazione divina e il manifestarsi dell’ amore di Dio per la sua opera. Perciò
non sembri di poco conto se, parallelamente al blog, abbia dato vita a quattro
pubblicazioni di poesie e prose, e mi accinga ad ultimarne altre tre, delle
quali almeno una dovrebbe comparire entro il prossimo anno 2013.
Dovrei infine aggiungere altre
più intime considerazioni, per poter manifestare la sorpresa di aver realizzato
l’incipit dei miei due blog, sia una vita vissuta in larghezza, sia per il
quotidiano ringraziamento per averla vissuta in profondità: di amicizia,
impegno, creatività e amore.
Vi saluto con una delicata poesia
dedicata alla seconda immensa gioia di questi anni meravigliosi, l’arrivo di
Yobdar, la mia nipotina, che insieme a Bereket, il nipotino, ancora una volta
mi fa dire “Grazie alla vita”!
Pimpindoro
Alla mia amata nipotina
Oggi,
più dell’azzurro cielo
m’ha
Yobdar allietato, più
del
primo croco d’oro
e
del sole, ancor splendente
e
fiero. Ci siamo divertiti
raccontandoci storie:
quando
il sughero pesava,
e
il pulcino aveva i denti,
una
volta, c’era, c’era…
Pimpindoro,
cuor contento!
- s’è messa a ridere, stringendosi a me -
allora,
sommessamente, ho canticchiato:
Pim-pin-d’oro
la lincia e la lancia
al
sor Pippo gli prude la pancia
a
la bisusì a la bisusò…
-
occhi illuminati –
il
sor Pippo fa prò prò!
-
lei ha riso forte
e
ancor più m’ha abbracciato -
Intanto
il raggio s’era aperto un varco
tra
i rami del tremulo tiglio,
e
ci ha abbagliato. “Nonno, perché
stai
al sole? Vuoi diventare come me,
di
cioccolato? Quand’ero nata
tutta
rosa, sono stata tanto al sole…
e
son così…” – ha aperto le braccia
e
le piccole sue mani –
Avrei
voluto aggiungere qualcosa,
invece
l’ho baciata, e lei, birbona,
beata
socchiudeva gli occhi suoi fulgenti
a
questo meraviglioso sconosciuto
amor
che l’inondava.
Avevamo
con noi una salveregina
per
primi esperimenti coi ruotini,
ma
troppo dura per le sue gambette
s’impuntava
la catena e non andava.
Così
le ho insegnato con pazienza
che
per andare avanti in bici
e
nella vita,
occorre
andare indietro, coi pedali,
fino
a trovar la giusta posizione
per
la ripartenza.
Il
piede, il cuore, l’anima, la mente,
bramare
l’umiltà e non l’onnipotenza,
là
stanno speranza e verità!
Entrambi
abbiamo imparato
qualcosa
di buono in questo giorno
chiaro.
Nessun commento:
Posta un commento