Da Budapest a Piancastagnaio per promuovere il teleriscaldamento geotermico
Si terranno a Budapest il 3 dicembre e a
Piancastagnaio l’11 dicembre prossimi, due workshop nell’ambito del progetto
GeoDh
Geotermia News
Redazione
30/11/2012
In Europa, al 2012, sono oltre 5.000 i
teleriscaldamenti installati e tra questi vi sono anche gli impianti che
utilizzano il calore geotermico, in particolare nei Paesi dell'Europa centrale e
orientale (ad esempio Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca,
Bulgaria e Romania). La quota di mercato del teleriscaldamento –rispetto al
mercato del riscaldamento in generale- è pari a circa il 10% con un potenziale
di crescita molto interessante in particolare per il comparto geotermico.
Per
fare in modo che questo potenziale possa svilupparsi la sfida è ora quella di
eliminare gli ostacoli amministrativi e finanziari, che ancora esistono in
maniera più o meno importante in tutti i paesi europei.
In
Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovenia, esiste una duplice esigenza: da un lato,
adottare un adeguato quadro normativo, e dall'altro stabilire le corrette
condizioni per uno sviluppo del mercato; in Paesi come la Germania, la Francia e
l'Italia, gli obiettivi di sviluppo del teleriscaldamento geotermico sono più
ambiziosi e per raggiungerli è necessaria una semplificazione delle procedure e
maggiori finanziamenti; negli Stati membri dell’UE che attualmente stanno
sviluppando i loro primi sistemi geotermici di teleriscaldamento (Paesi Bassi,
Regno Unito, Irlanda e Danimarca), c'è la necessità di adeguare tutte le
condizioni (normative, finanziarie, etc.) per il suo sviluppo.
Il
progetto GeoDH nasce dunque con l’obiettivo di lavorare su questi tre diversi
sottoinsiemi nazionali -in particolare con 14 Paesi che fanno parte dei tre
gruppi- con l’intenzione di replicare successivamente la stessa esperienza in
tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea.
Nello
specifico GeoDH ha l’intento di superare gli ostacoli normativi, di semplificare
le procedure per gli operatori, proporre innovativi modelli finanziari,
implementare la formazione dei tecnici e la sensibilizzazione dei decisori al
fine di promuovere le migliori condizioni per sviluppare l'utilizzo di fonti di
energia geotermica per il riscaldamento e il raffreddamento.
Per
far questo sono coinvolti esperti ed operatori interessati, a discutere
nell’ambito dei workshop che rappresentano importanti momenti di confronto per
individuare gli strumenti necessari a superare qualsiasi tipo di barriera allo
sviluppo di nuovi sistemi di teleriscaldamento geotermico in Europa.
A
Budapest il 3 dicembre e a Piancastagnaio l’11 dicembre saranno quindi coinvolti
i decisori politici di enti nazionali, regionali e locali che giocano un ruolo
chiave nel quadro normativo e autorizzativo; i tecnici di enti locali e
regionali; banche, investitori potenziali e altri protagonisti del mercato. Ma
anche fornitori, progettisti ed installatori di sistemi di riscaldamento e
raffrescamento che operano sia su scala nazionale che locale e piccole e medie
imprese; i proprietari di edifici di grandi dimensioni; enti di educazione e
formazione e, naturalmente, gli esperti di geotermia.
Dal
confronto, potranno emergere sia una maggiore consapevolezza sulle possibili
applicazioni e benefici dei teleriscaldamenti geotermici sia una serie di
raccomandazioni utili al superamento delle barriere oggi esistenti e a
migliorare i quadri normativi, in una ulteriore comprensione delle tecnologie
correlate, dei costi e dei finanziamenti, così come in un trasferimento delle
best practices per le autorità nazionali e locali.
Maggiori informazioni e dettagli sui programmi dei
workshop sono reperibili sul sito www.GeoDH.eu, in particolare per il workshop di Piancastagnaio
le informazioni saranno reperibili prossimamente sul sito del distretto delle
energie rinnovabili : www.distrettoenergierinnovabili.it
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