domenica 16 dicembre 2012





AUGURI DI BUON NATALE!

Il Creatore, nel tratto finale della vita, s’è divertito a movimentare la corsa di fondo, inserendo un percorso ad ostacoli, variamente disposti, difformi per dimensioni e difficoltà, imprevedibili nel distanziamento l’uno dall’altro…rallentando il raggiungimento del traguardo, al quale arriveremo probabilmente un po’ ammaccati e con penalizzazioni per ostacoli fatti cadere, se non saremo stati costretti ad abbandonare innanzi tempo la corsa…Così, quest’anno, dopo aver superato un primo difficilissimo ostacolo, me ne sono trovato davanti subito un altro, sul quale sono inciampato senza né arrestarmi né farlo cadere, per poi, quando già intravedevo il tratto finalmente più agevole, eccotene un altro, imprevedibile, insidiosissimo, di fronte al quale mi sono momentaneamente fermato per studiarlo prima del tentativo di scavalcarlo. Il Giudice di Gara m’ha detto che in questi casi estremi è possibile cambiare stile e supporti tecnici, ed avere pazienza, perché in questa corsa tutti partecipano, ma nessuno vince, ossia, vinciamo tutti, perché, in sostanza, ognuno arriva alla fine del suo percorso. Questo ostacolo è stata una trombosi alla retina dell’occhio sinistro. Se l’emorragia si allargasse di un millesimo di millimetro coprirebbe il centro fondamentale dell’occhio e subentrerebbe la cecità. Certo, di occhi ne abbiamo due…possiamo anche consolarci. I medici m’hanno assicurato che posso continuare a vivere normalmente…come prima, salvo rispettare la tabella dei medicamenti e dei controlli clinici, ma io, per prudenza, sto adottando alcune misure precauzionali, come riparare gli occhi dal freddo intenso e dal vento, non tenere gli occhi fissi a lungo su un unico centro focale, non esporli alla luce diretta e violenta del sole o delle lampade potentissime…camminare almeno per un’ora al giorno, evitare cibi piccanti, polveri, ecc. ecc. Per fortuna il periodo invernale e particolarmente questo delle festività del Natale, mi fanno stare più a lungo a letto al mattino e più in casa, passando da una attività all’altra: 15 minuti al PC, mezz’ora alla TV, poi fare un po’ di faccende, scrivere una lettera e andare alla posta ad imbucarla, andare a prendere i nipotini all’uscita della scuola, portarli in piscina, fare i compiti una o due volte alla settimana con il più grande, andare  una volta alla settimana a Siena e dormire a casa della mia figlia maggiore, andare alla COOP a fare la spesa quotidiana, magari sopraggiungono lampi di creatività e mi metto a scrivere una poesia…ecco, un modello di vita abbastanza vario!
Tra pochi giorni anche i nipotini avranno le vacanze e così mi godrò più a lungo la loro gioiosa presenza, tra l’altro anche Bereket dimostra di avere passione alla poesia, dato che ha scritto recentemente con la macchina da scrivere Olivetti Lettera 32, quattro piccoli testi, specie di non sense, dei quali ne trascrivo uno, l’ultimo (ho aggiustato soltanto l’ultimo verso):

C’era un topolino
che voleva andare a Torino,
ma cascò in un tombino
e ci lasciò il codino.
E non arrivò a Torino!

A tutti gli amici regalo questa bella immagine di quotidianità coi migliori Auguri di Buon Natale!

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