AUGURI DI BUON NATALE!
Il Creatore, nel tratto finale
della vita, s’è divertito a movimentare la corsa di fondo, inserendo un
percorso ad ostacoli, variamente disposti, difformi per dimensioni e
difficoltà, imprevedibili nel distanziamento l’uno dall’altro…rallentando il
raggiungimento del traguardo, al quale arriveremo probabilmente un po’
ammaccati e con penalizzazioni per ostacoli fatti cadere, se non saremo stati
costretti ad abbandonare innanzi tempo la corsa…Così, quest’anno, dopo aver
superato un primo difficilissimo ostacolo, me ne sono trovato davanti subito un
altro, sul quale sono inciampato senza né arrestarmi né farlo cadere, per poi,
quando già intravedevo il tratto finalmente più agevole, eccotene un altro,
imprevedibile, insidiosissimo, di fronte al quale mi sono momentaneamente
fermato per studiarlo prima del tentativo di scavalcarlo. Il Giudice di Gara
m’ha detto che in questi casi estremi è possibile cambiare stile e supporti
tecnici, ed avere pazienza, perché in questa corsa tutti partecipano, ma
nessuno vince, ossia, vinciamo tutti, perché, in sostanza, ognuno arriva alla
fine del suo percorso. Questo ostacolo è stata una trombosi alla retina
dell’occhio sinistro. Se l’emorragia si allargasse di un millesimo di
millimetro coprirebbe il centro fondamentale dell’occhio e subentrerebbe la
cecità. Certo, di occhi ne abbiamo due…possiamo anche consolarci. I medici
m’hanno assicurato che posso continuare a vivere normalmente…come prima, salvo
rispettare la tabella dei medicamenti e dei controlli clinici, ma io, per
prudenza, sto adottando alcune misure precauzionali, come riparare gli occhi
dal freddo intenso e dal vento, non tenere gli occhi fissi a lungo su un unico
centro focale, non esporli alla luce diretta e violenta del sole o delle lampade
potentissime…camminare almeno per un’ora al giorno, evitare cibi piccanti,
polveri, ecc. ecc. Per fortuna il periodo invernale e particolarmente questo
delle festività del Natale, mi fanno stare più a lungo a letto al mattino e più
in casa, passando da una attività all’altra: 15 minuti al PC, mezz’ora alla TV,
poi fare un po’ di faccende, scrivere una lettera e andare alla posta ad
imbucarla, andare a prendere i nipotini all’uscita della scuola, portarli in
piscina, fare i compiti una o due volte alla settimana con il più grande,
andare una volta alla settimana a Siena
e dormire a casa della mia figlia maggiore, andare alla COOP a fare la spesa
quotidiana, magari sopraggiungono lampi di creatività e mi metto a scrivere una
poesia…ecco, un modello di vita abbastanza vario!
Tra pochi giorni anche i nipotini
avranno le vacanze e così mi godrò più a lungo la loro gioiosa presenza, tra
l’altro anche Bereket dimostra di avere passione alla poesia, dato che ha
scritto recentemente con la macchina da scrivere Olivetti Lettera 32, quattro
piccoli testi, specie di non sense, dei quali ne trascrivo uno, l’ultimo (ho
aggiustato soltanto l’ultimo verso):
C’era un topolino
che voleva andare a Torino,
ma cascò in un tombino
e ci lasciò il codino.
E non arrivò a Torino!
A tutti gli amici regalo questa
bella immagine di quotidianità coi migliori Auguri di Buon Natale!
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