Benigni e la Costituzione
la più bella del mondo
E' partito dal suo bersaglio preferito, il Cavaliere, commentando il suo ritorno il politica - "E' la sesta volta, la settima si riposerà pure lui", e poi si è abbandonato con passione al commento sugli articoli della legge a fondamento della Repubblica italiana: il diritto al lavoro, lo Stato sociale, la solidarietà. Ha anche commentato gli episodi di violenza che hanno avuto le donne come vittime.
ROMA -Una catena di ringraziamenti, partendo dalla Rai, e finendo - inevitabilmente, com'e' ormai nella sua tradizionale performance televisiva - a Silvio Berlusconi. Ha esordito cosi' Roberto Benigni per la sua serata di one man show su Rai1 dedicata alla Costituzione italiana, dal titolo "La più bella del mondo". Benigni e' partito dicendo grazie ai vertici Rai, e la telecamera ha subito trovato tra il pubblico dello studio tv allestito a Cinecitta' il presidente Anna Maria Tarantola e quindi il direttore generale Luigi Gubitosi. Mi hanno detto pero' che devo ringraziare un'altra persona, il presidente Napolitano". Ma a sua volta - ha aggiunto Benigni - il capo dello Stato "mi ha detto che invece dovevo ringraziare un'altra persona piu' importante, il Papa". E il Pontefice a sua volta lo ha indirizzato piu' in alto: al Signore. Solo che da questi e' arrivato, infine, l'invito a ringraziare "uno che conta piu' di me", e cosi' eccoci a "Silvio, grazie...".
Silvio è tornato, Signore pietà.
S'e' ripresentato, Signore pieta'. E' la sesta volta, la settima ha detto che si riposa, anche lui'', riparte dal suo bersaglio preferito, Silvio Berlusconi. "Volevo parlare di cose belle, maquesto dicembre ci sono state due notizie, bruttissime, catastrofiche'', ironizza Benigni. ''Una la sapete tutti, il 21 dicembre c'e' la fine del mondo, ma non e' la piu' brutta. Un'altra, terrificante, ci ha veramente spappolati tutti: con questa crisi, con tanti italiani che desiderano andare in pensione e non ci possono andare, c'e' uno che ci potrebbe andare quando vuole e non c'e' verso di mandarcelo. E s'e' ripresentato''. Il premio Oscar paragona il ritorno di Berlusconi ''a quei sequel dei film dell'orrore: Lo Squalo 6, La mummia, Godzilla contro Bersani... Non si si sa piu' che fare. Qualcuno puo' dire che ce l'ho con lui, ma e' lui che ce l'ha con noi''.
Ma dopola satira e le battute si Silvio, Benigni è andato al cuore della serata: una difesa appassionata della Costituzione "la più bella del mondo" e della sua inviolabilità, il riconoscimento dei diritti fondamentali e inviolabili che in essa sono contenuti. Si è soffermato sul diritto al lavoro, sull'essenza dello Stato sociale, sulla solidarietà, sulla difesa delle donne.
Per la diretta, l'attore toscano e' circondato da un pubblico composto anche da ragazzi,perche' e' soprattutto ai giovani che Benigni vuole rivolgersi spiegando che la Costituzione "ancora respira".
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