RESOCONTO DEL 2021 SECONDO ANNO DIFFICILE!
Ascolto
un CD di Mina “Noi due” nel quale sono due o tre canzoni tra le mie preferite.
Di Mina non mi stanco mai di ascoltarne qualcuna, come L’Immensità””. E dopo
ascolterò le bellissime canzoni di Cesaria Evora…
Così
penso a mio padre, il valente musicista, che non ha mai scritto canzoni, ma
molti arrangiamenti dei grandi compositori dell’800, ed in più fu tra i
fondatori, nel piccolo borgo di Castelnuovo di Val di Cecina, anno 1944, del
quintetto jazz “Stella d’argento”, nel quale suonava la fisarmonica. Allora
avevo sei anni, e già si mormorava che non avrei seguito le gesta di mio nonno
Dario, notevole clarinettista, né di mio padre, che suonava un ritornello anche
con i cucchiaini e i bicchieri quando eravamo ospiti della famiglia di suo
fratello Gino, anch’esso valente musicista e che, “avrei dirazzato”! Avrei
dunque preso il dna di mia madre, poco avvezza alla musica, proveniente da una
famiglia di mezzadri. Tuttavia, crescendo, ho imparato ad amare la musica, sia
leggera che sinfonica ed ho accompagnato mio padre, più volte, a grandi eventi
in città lontane, in uno dei quali incontrai il violoncellista Oistrach al Comunale
di Firenze in un memorabile concerto. Nella sua giovane vecchiaia mio padre suonava
ancora diverse ore al giorno, magari anche qualcuna delle canzoni che io amavo!
Poche settimane prima di morire, la vigilia di Natale 1973 e c’era la neve, mi
suonò La Cumparsita e una delle Rapsodie Ungheresi! Conservo l’ultima preziosa
fisarmonica e due o tre clarinetti piccolo sibemolle, e mi commuovo sempre
quando di tanto in tanto vado ad arieggiarli ed a spolverarli. Sono in casa da
due o tre giorni, ma il tempo e passato velocemente perchè la nostra famiglia
si è riunita con quasi tutti i suoi componenti, figlie, mariti, nipoti (meno
uno che era con la fidanzata e verrà in un secondo tempo). Tutti vaccinati, io
tre volte, gli altri due, e mantenendo le opportune distanze anche a tavola,
anzi, alle due tavole, dato che la sala da pranzo è circa 8x4 metri ed mettiamo
anche le mascherine FPP2 quando occorre.
Certamente
anche il 2021, come quello precedente, è
stato un anno molto duro, con la riduzione, fino all’annullamento delle
relazioni sociali, le poche uscite essenziali per le spese, le visite mediche e
la farmacia, qualche visita alla figlia a Siena e Pistoia, ma non sono mancate
le passeggiate insieme a mia moglie, nei sentieri dei nostri monti e dei nostri
boschi e torrenti ed anche ai ruderi antichi, scattando molte fotografie (la
mia personale passione). Ho avuto la buona sorte di avere in casa quasi 5000 libri, che ho finalmente catalogato in
modo razionale, ed anche una connessione (lenta, ma gratuita) a internet con la
posta, facebook ed un modesto blog. Ho potuto così mettere insieme una parte delle poesie scritte nei due anni
della pandemia in un volumetto “Non tutto morirò”, stampato artigianalmente in
364 copie, uscito all’inizio del mese di novembre 2021 e del tutto esaurito
alla data odierna! E’ stata dunque una iniezione di creatività che mi fa guardare
a uno spazio più grande, la memoria e la speranza. Dunque l’augurio a tutti i
miei amici ed amiche, ai lettori, di mantenere accesa la fiammella “del bene
comune”. Ci risentiremo all’inizio del 2022, sempre sul Blog GRAZIEALLAVITA,
che dal 2007 al 2021 ha realizzato quasi 272.000 contatti (oltre 50 al giorno),
per un totale di post pubblicati di 2260 pagine con molte illustrazioni e stà
girando in tanti paesi del mondo tra cui i principali l’Italia, gli Stati Uniti
d’America, la Germania, la Francia, la Spagna, il Giappone, la Scandinavia ecc,
ecc. Ed è così che dopo aver pubblicato due volumetti in spagnolo e francese,
mi son messo a pensare ad una pubblicazione di piccolissimo formato artistico in
lingua tedesca…al quale sto’ già lavorando. Pochi lamenti e tanta bellezza! A
TUTTI UN PIU’ FELICE ANNO 2022!
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